Da Torino a Venezia passando per Milano: un on the road tutto italiano attraverso tre delle più importanti e belle città del Nord, in un viaggio che unisce storia e architettura.
![]() |
©RPBW ph. Enrico Cano |
©Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli Ph. Massimo Listri |
L’architetto che l’ha progettata, niente meno che Renzo Piano, l’ha chiamata lo “scrigno” e a giudicare dalle opere che conserva al suo interno direi che mai nome poteva essere più appropriato: 25 straordinari capolavori d’arte che spaziano dal ‘700 al ‘900. Al di sotto di questa struttura sospesa, la Pinacoteca si sviluppa su altri cinque piani che accolgono mostre temporanee, una sala consultazione, un centro didattico, uffici e un bookshop. Un vero centro culturale per tutti gli appassionati d’arte, com’era Giovanni Agnelli che ha fortemente voluto questa Pinacoteca e ha personalmente selezionato le opere in essa contenute per regalare a Torino un qualcosa che potesse dare lustro e prestigio internazionale alla città.
via Nizza 230/103 10126 Torino
tel 011 0062615 fax 011 0062115
![]() |
© silviaromio.altervista.org |
(Leggi il post in italiano)
Elegant and charming, Turin is an amazing city where every palace, building and street tells the story of Italy’s recent past, made of kings, queens and great statesmen. It’s a trip that starting from the Savoy Kingdom tells the hard and difficult story of Italy’s Union up to the country’s rebuilding after the Second World War, in which Turin big factories played an important role. A story often ignored giving more importance to the roman and Renaissance times but of which Turin, with its magnificent Royal Residences and its extraordinary cultural offer, keeps reminding us.
![]() |
© silviaromio.altervista.org |
For an even bigger leap in time back to more than five thousand years ago, the Egyptian Museum, close to Palazzo Carignano, is another outstanding cultural attraction, second of the world for the Egyptian History after El Cairo museum. In the first floor there’s a wide collection of objects, vases, papyrus, and jewels together with mummies and sarcophagus.
![]() |
© silviaromio.altervista.org |
Se Torino con i suoi bellissimi palazzi e regge si presenta elegante e regale, , la sua cucina rappresenta un perfetto connubio tra i raffinati sapori della corte sabauda e quelli forti e vigorosi della cucina contadina, radicata al territorio. Ne escono dei piatti fatti di ingredienti semplici ma dai gusti strutturati, che ad un primo sguardo potrebbero sembrare di veloce preparazione ma che in realtà nascondono ricercate ricette fatte di sapienti dosaggi e lunghe e pazienti cotture.
Ogni menu torinese che si rispetti parte dagli antipasti, talmente numerosi e vari da aver dato vita all’antipasto misto torinese, un mix di assaggi che vanno dai gusti più leggeri del vitello tonnato a quelli più decisi del cotechino in crosta con lenticchie e dei peperoni con la bagna cauda, una salda a base di aglio, olio e acciughe. Imperdibile anche il tonno di coniglio, una ricetta che prevede una lentissima cottura della carne di coniglio fino a farla diventare morbidissima; viene poi suddivisa in piccoli pezzi regolari che la fanno assomigliare al tonno, aromatizzata con aglio, olio e salvia e servita fredda in insalata.
Tra i primi la scelta è dura tra i succulenti agnolotti al sugo d’arrosto, sfoglia fine con ricco ripieno di carne, e i tajarin, tagliolini lunghi e sottili di pasta fresca all’uovo generalmente serviti con sugo al tartufo o al formaggio Castelmagno.
Tra i secondi la fanno da padroni i brasati, carne cotta nel vino, di cui il Piemonte è un famoso produttore, che dopo una lunga e attenta cottura diventa tenera come il burro e gustosissima, una vera prelibatezza, e il classico bollito, ma da non disdegnare nemmeno il famoso fritto misto piemontese: piatto originariamente povero legato alla tradizione popolare, quando degli animali macellati non si buttava via nulla e le frattaglie venivano impanate nel pan grattato e fritte; nel piatto che si serve oggi alla carne mista di maiale vitello e agnello sono state aggiunte mele, varia altra frutta, amaretto e verdure, toni zuccherini che hanno impreziosito il piatto conferendogli un sapore più raffinato, pur restando di forte tradizione popolare.
Restando in tema di frattaglie, per gli stomaci più forti e coraggiosi c’è la finanziera, anch’essa un piatto povero di origine medievale nato dal riutilizzo degli scarti della trasformazione dei galletti in capponi e di altre macellazioni. Il nome deriva dall’abito degli uomini di alta finanza del 1800, particolarmente ghiotti di questo piatto.La cucina torinese riserva gradevoli sorprese anche nei dolci, non a caso la città è patria di numerose specialità dolciarie; fu proprio qui infatti che nel XVIII secolo venne inventato il procedimento per solidificare il cioccolato, fino ad allora consumato solo come bevanda calda, creando così i tanto amati cioccolatini. Gli stessi Svizzeri, oggi considerati maestri indiscussi dell’arte cioccolatiera, vennero proprio nella capitale sabauda ad imparare i segreti del mestiere!
Il cioccolato solidificato venne poi declinato in diverse sfumature tra cui il gianduiotto, arricchito alla crema di cacao e nocciola, divenuto simbolo della città.
Rimanendo in tema, sempre a Torino nella Gelateria Pepino in Piazza Carignano venne inventato il gelato Pinguino, lo stecco di crema ricoperto di croccante cioccolato amaro.
Tra gli altri peccati di gola torinesi le bignole, mini bignè ripieni di crema e coperti di glassa….semplicemente deliziosi!
Tanti sono i ristoranti in città per assaporare le specialità culinarie, i cui interni, a volte più eleganti a volte semplici e rustici, rispecchiano i due volti di questa cucina, contadina ma con raffinate influenze dell tradizione regia.
Per un’atmosfera intima e raccolta consiglio il Ristorante Quanto Basta, un piccolo ed elegante locale nella zona del Quadrilatero Romano, dove i piatti della tradizione vengono preparati e presentati con fantasiose rivisitazioni, sempre però nel rispetto dei sapori originali. I proprietari, due ex compagni di scuola uno Sommelier ed uno Chef, gentilissimi e disponibili, sono prodighi di consigli e spiegazioni sui piatti serviti. Ottimo rapporto qualità prezzo.
Per un ambiente più rustico, Il Porto di Savona, affacciato sulla suggestiva cornice di Piazza Vittorio Veneto, è un locale storico con la tipica atmosfera da trattoria con i tavolini in legno e il pavimento in cotto; serve piatti gustosi con un’ampia scelta tra le tante specialità torinesi e piemontesi. Servizio cordiale e buoni prezzi.
L’Ufficio del Turismo di Torino, in collaborazione con i maggiori ristoranti di Torino, organizza la rassegna gastronomica #Saporitorinesi: i locali aderenti propongono menu degustazione con le ricette più rappresentative della tradizione culinaria della città. Tutte le info sul sito del Turismo di Torino, dove è possibile anche scaricare un simpatico ricettario “Le ricette della tradizione” per riassaporare i sapori della città anche a casa propria.
(Leggi questo post in italiano)
![]() |
© nataleatorino.it |
I’m also intrigued by The Presepe (nativity Scene) by Emanuele Luzzati, set in Piazza Carlo Felice up to the 13thof January : a colourful combination of themes and sacred figures from the Christmas story and fairy tale characters.
And then the Ice Route, along which many ice sculptors will create shapes and profiles inspired by the symbols of Turin: The Turin Coat of Arms in Piazza Castello on the 5thof December, the Mole Antonelliana in Piazza Emanuele Filiberto on the 12thof December , up to two large Father Christmas sculptures realized by the Chinese Artists from the twin town of Harbin on the 29th and 30th of December in Piazza Carlo Alberto.
For more traditional Christmas atmospheres, Piazza Castello will host the Cirque Carillon show, a lively merry-go-round played by Cirko Vertigo whose artists will amaze and thrill spectators with their acrobatic performances. Shows will go on stage every Saturday and on Christmas Eve, Boxing Day and Epiphany and each one will have a different theme – clowns, angels, fairies, aviators, Christmas, burlesque, dragons and, finally, a mix of all seven previous shows.
![]() |
Nataleatorino.it |
L’attesa del viaggio è essa stessa viaggio, quando cercando informazioni ed ispirazioni ci si immaginano i luoghi che ci si appresta a visitare e se ne pregustano le atmosfere e i sapori.
In questa fredda giornata di Dicembre illuminata da un limpido seppur tiepido sole, penso al mio prossimo soggiorno a Torino e saltello qua e la sul sito di Natale a Torino annotando tutti gli appuntamenti a tema natalizio che non devo assolutamente perdermi.
Navigando per il sito scopro che ogni anno nei mesi invernali Torino viene riscaldata dalle Luci D’Artista, un vero e proprio laboratorio open space dove oltre trenta artisti con le loro creazioni hanno saputo interpretare e giocare con la luce illuminando e addobbando vie, portici e piazze del centro.
La nuova edizione 2012, inaugurata lo scorso 3 novembre e che rimarrà “accesa” fino al 13 gennaio, prevede il riallestimento di creazioni precedenti ma anche la presenza di nuove installazioni: Ancora una volta e Luci in bici dei giovani Valerio Berruti e Martino Gamper.
Un elenco completo delle installazioni e relative collocazioni lo potete trovare qui.
Mi vedo già armata della mia fedele reflex e treppiedi girare per la città naso all’insù per catturare la magia delle luci!
Per rimanere in atmosfera natalizia, mi incuriosisce il Presepe di Luzzati, esposto fino al 13 gennaio nel Giardino Sambuy di Piazza Carlo Felice, animato da oltre cento sagome inserite in una struttura a diversi livelli ed integrate nel verde circostante.
E ancora il Sentiero del Ghiaccio, un’esposizione di sculture di ghiaccio uscite dalla fantasia di artisti nazionali ed internazionali che fino al 30 dicembre addobberanno piazze e strade di Torino. Saranno in particolare gli scultori di Harbin, città cinese gemellata con Torino, a dare vita al Sentiero dell Statue di Ghiaccio lungo il quale sarà possibile scoprire una sorta di alter ego della città fatta della luce e trasparenza solida del ghiaccio.
La rassegna si è aperta il 2 dicembre scorso con l’esposizione di sculture ispirate ai personaggi delle fiabe; lo Scudo di Torino è invece apparso il 5 dicembre in Piazza Castello mentre il prossimo 12 dicembre farà la sua comparsa in Piazza Emanuele Filiberto niente meno che il simbolo della città, La Mole Antonelliana riprodotta con led luminosi tricolori. L’aggiunta di nuove tappe e opere al percorso continuerà fino a fine dicembre.
E se il ghiaccio fa venir voglia di pattini, beh allora bastano pochi passi fino a Piazza Carlo Alberto dove per tutto il periodo natalizio sarà in funzione una pista di pattinaggio sul ghiaccio, attrazione per grandi e piccini.
Altrettanto suggestivi e allettanti sono gli spettacoli teatrali I cinque Carillon, messi in scena in Piazza Castello dalla Compagnia Cirko Vertigo: un carillon vivente animato dagli artisti del circo che alterneranno acrobazie aree, al cerchio, alla corda al trapezio e molte altre, per uno spettacolo da brividi! Per il calendario completo degli spettacoli cliccate qui.
E queste sono solo alcune delle proposte di #Nataleatorino, a cui si abbinano tutte le attrazioni turistiche e culturali di questa effervescente città.
In attesa di questi magici appuntamenti natalizi delizia per gli occhi comincio a studiarmi la cucina torinese, perché si sa, anche la pancia vuole la sua parte!