Palazzo Chiericati a Vicenza è uno dei massimi capolavori di Andrea Palladio, il genio rinascimentale che ha gettato le basi  dell’architettura moderna.

Il palazzo, progettato nel 1550 per Girolamo Chiericati, si compone oggi di tre edifici: il corpo palladiano e gli ampliamenti realizzati tra l’Ottocento e il Novecento. La collezione della pinacoteca che ospita è composta di dipinti, sculture e arti applicate che vanno dal Duecento al Seicento, con tele di Montagna, Tintoretto, Veronese e Bassano.

Il recente restauro alla parte novecentesca ha permesso l’apertura di nuove sale con l’esposizione di capolavori dell’arte vicentina e veneta prima non visibili al pubblico. Ho visitato il museo già due volte dopo il restauro e devo dire che ne sono rimasta sbalordita. L’eleganza delle sale e la bellezze dei dipinti e delle statue esposte non hanno nulla da invidiate a pinacoteche italiane più famose. Il museo di Palazzo Chiericati concorre a fare di Vicenza il settimo polo museale italiano. Se visitate Vicenza, non mancate di entrare il questa stupenda galleria.

La facciata

Una breve menzione merita la facciata, di impianto squisitamente classico, che ricorda le ville palladiane. Le due ali laterali sono leggermente arretrate per dare risalto al corpo centrale. A colpire è l’ampio porticato colonnato, ancora oggi usato dai cittadini come passaggio lungo piazza Matteotti. Non si tratta di un caso. Secondo volere del committente, Palladio progettò questo passaggio con il preciso intento che la popolazione potesse fruirne. Per capire bene l’edificio, bisogna pensare che all’epoca della costruzione si trovava ai margini del centro, al confine tra città e campagna. L’ampia facciata doveva quindi reggere lo spazio aperto di fronte e al contempo il palazzo doveva fungere da residenza signorile cittadina.

Piano terra

Sala lunettoni Palazzo Chiericati Vicenza

Al piano terra del palazzo palladiano le stanze sono decorate e affrescate con soggetti mitologici. La parte più importante è la nuova sala con i lunettoni dei Podestà che racconta l’età d’oro di Vicenza, tra Cinquecento e Seicento, quando era sotto la Serenissima.

Primo piano

Chiesa San Bartolomeo Chiericati

L’esposizione inizia con l’arte medievale e conta dipinti di Paolo Veneziano, Battista di Vicenza e Hans Memling. Subito dopo si visitano le sale dedicate a Bartolomeo Montagna e alla sua scuola. E’ poi il momento della sala forse più importante della pinacoteca, con la ricostruzione delle decorazioni della Chiesa di San Bartolomeo, andata purtroppo distrutta. L’esposizione restituisce pale d’altare di Montagna, Cima da Conegliano e Giovanni Bonconsiglio. Resterete a bocca aperta difronte alla bellezza e alla grazia dei dipinti!

Secondo piano

Le sale del secondo piano sono dedicate ai maestri della pittura venera del Cinquecento. Tra i nomi più illustri ci sono Bassano, Tintoretto, Veronese. Seguono poi i capolavori del Seicento, dai tipici toni più cupi.

Sottotetto

L’ultima parte dell’esposizione è ospitata nel sottotetto. Le tre stanze raccolgono il lascito di Giuseppe Roi e la sua collezione di dipinti, disegni e oggetti d’arte. Si tratta di una casa museo, con mobilio originale e alcune fotografie che ritraggono Roi con personaggi illustri, tra cui la regina Elisabetta.