L’autunno è la stagione ideale per dedicarsi alla scoperta di Venezia. Lontano dagli itinerari più battuti, ci si inoltra per calli e sestiere semi deserti che nascondono antiche dimore, chiostri silenziosi e botteghe artigiane.

Partiamo per questo itinerario autunnale tra i luoghi più insoliti e suggestivi di Venezia.

Lo Squero di San Trovaso

Partiamo con il simbolo veneziano più conosciuto, le gondole. Se vi affascinano, dovete assolutamente visitare uno squero, ovvero un cantiere dove si costruiscono e riparano queste imbarcazioni. Uno dei pochi squeri ancora in attività a Venezia è situato nel sestiere di Dorsoduro ed è in attività dal Seicento. La casa che lo ospita ha un aspetto inusuale per Venezia e ricorda una baita di montagna. Il motivo è da ricercare nell’origine dei carpentieri che un tempo lavoravano qui, per lo più provenienti dal Cadore. Lo squero di San Trovaso organizza visite per gruppi durante le quali gli stessi squeraroli illustrano le fasi di lavorazione delle gondole. Giusto di fronte, dall’altro lato del canale, si trova il bacaro San Trovaso. Il locale offre una vasta scelta di crostini per accompagnare l’aperitivo. La tradizione vuole che si prenda la consumazione fuori, appoggiati alla balaustra con vista sullo squero. Se volete scoprire altri bacari e locali, nel magazine di Expedia c’è un dettagliato articolo sui luoghi della movida veneziana.

Il Ghetto Ebraico

Situato nel sestiere di Cannaregio, il Ghetto Ebraico ospita le cinque sinagoghe più antiche d’Europa, oggi aperte al pubblico. Distinguerle non è sempre facile, dal momento che sono ospitate all’ultimo piano di palazzi residenziali. Per individuarle cercate le scritte in ebraico sul cornicione in alto e la presenza di cinque grandi finestre allineate, che simboleggiano i cinque libri della Torah. Il cuore del sestiere è Campo del Ghetto Nuovo, a mio parere una delle piazze più belle di tutta Venezia. L’ampio spazio è circondato da case torri e vecchie botteghe di artigianato. Il ghetto è raggiungibile a piedi dalla stazione di Santa Lucia. Proseguendo lungo Strada Nuova e superato il ponte delle Guglie, si gira a sinistra e si passa per uno dei sotoporteghi che segnano l’ingresso al quartiere.

La Corte del Milion

Questo angolo di Venezia medievale è in realtà composto da due corti. La Corte Prima del Milion è piuttosto piccola e anonima, ma superato il sotoportego si accede alla Corte Seconda. Molto più ampia e scenografica, ospita al centro un pozzo ed è circondata da palazzi in mattoni rossi. Da notare le finestre ad arco trilobato, tipiche dello stile veneziano bizantino, che ricordano quelle di Palazzo Ducale. Le corti vengono chiamate le Case di Marco Polo, anche se in realtà l’esploratore visse qui prima che le abitazioni oggi visibili fossero costruite. Se volete provare l’esperienza di mangiare in un locale storico veneziano, affacciata sulla Corte Prima si trova l’Osteria al Milion, la più antica della città, in attività da 300 anni. I prezzi non sono proprio economici ma si tratta senza dubbio di una location d’eccezione. Le corti si trovano a poca distanza dal Ponte di Rialto, in prossimità della chiesa di San Giacomo Grisostomo.

San Giacomo di Rialto

Sempre vicino al Ponte di Rialto sorge un altro tesoro veneziano, spesso sottovalutato. E’ la chiesa di San Giacomo di Rialto, la più antica della città. Chiamata San Giacometo dai veneziani per le dimensioni ridotte, fu edificata nel 421. La facciata si caratterizza per un porticato gotico e per l’enorme orologio che troneggia al centro.

Monastero di San Francesco della Vigna

Il chiostro di San Francesco della Vigna
Il chiostro di San Francesco della Vigna

Uno degli angoli più intimi di Venezia, il Monastero di San Francesco della Vigna è l’ideale per chi cerca il silenzio. Il complesso, risalente al 1200, si trova nel sestiere Castello, accanto alla chiesa omonima dalla bianca facciata in stile palladiano. Due dei tre chiostri del monastero sono visitabili e regalano atmosfere di pace assoluta. Racchiuso all’interno delle mura del convento, affacciato sulla Laguna Nord, si trova anche un magnifico orto botanico, gestito dai Frati Francescani Minori.

San Lazzaro degli ArmeniSan Lazzoro degli Armeni a Venezia

Le isole di Venezia sono un’altra tappa irrinunciabile durante una visita della laguna. Oltre alle più famose e affollate Burano e Murano, ci sono isole minori che regalano esperienze fuori dal tempo. Una di queste è San Lazzaro degli Armeni, di fronte al Lido. Un pezzo di Oriente nel cuore della laguna, l’isola ospita un monastero. Oltre alla visita dell’omonima chiesa in stile gotico, imperdibile quella dei giardini del convento. Qui i monaci coltivano rose per la produzione della Vartanush, una marmellata tipica dell’Armenia ricavata proprio dai petali di rosa. San Lazzaro degli Armeni è raggiungibile con una corsa in vaporetto di 10 minuti dall’imbarcadero San Zaccaria vicino a Piazza San Marco. Il monastero organizza un’unica visita guidata al giorno, che inizia alle 15:25. La visita dura un’ora e mezza e comprende anche la biblioteca, con la più ricca collezione d’Occidente di manoscritti armeni.