Un itinerario che conduce nelle regioni più a sud della Bretagna. Dalla penisola di Crozon a Quiberon, la strada è un susseguirsi di panorami mozzafiato e deliziosi borghi bretoni, dove la cultura celtica incontra l’eleganza francese.

Panorami estremi e solitari

 

Ho visitato la Bretagna in due viaggi successivi, prima esplorando le località del nord e poi quelle a sud. Mentre le prime sono più note, anche grazie alla vicinanza alla Normandia e a Le Mont Saint Michel, le località meridionali della Bretagna sono meno frequentate. Proprio il minore afflusso di turisti ne fa una meta per chi cerca panorami solitari. La bellezza è assicurata, e se non temete il vento e i cieli nuvolosi (che qui persistono anche in estate), allora vi innamorerete di questa terra!

 

1° tappa: Penisola di Crozon

 

Quimper
Il viaggio inizia dalla Penisola di Crozon. Questo lembo di terra racchiude tutti gli ingredienti principali dei panorami bretoni: scogliere selvagge, prati d’erica colorata, mare cristallino e mezzelune di spiagge bianche. La zona non è molto popolata, l’ambiente consiste per lo più di lande e brughiere desolate, ma proprio questo isolamento ne costituiscono il fascino principale.
Lunga la costa frastagliata da non perdere la Punta degli Spagnoli, nella rada di Brest, e più a sud Point Dinan, da cui si può ammirare il profilo di Point du Raz. Diversi sentieri escursionisti conducono i visitatori alla scoperta dei punti più spettacolari e suggestivi. Non dimenticate scarpe da trekking e macchina fotografica. Lo spettacolo è garantito con qualsiasi tempo!

 

2° tappa: Pointe du Raz (82 km)

 

Baie des Trépassés
La magnifica mezzaluna della Baie des Trépassés
Anche se in linea d’aria è distante pochi chilometri dalla Penisola di Crozon, per raggiungere Pointe du Raz bisogna costeggiare la profonda baia di Douarnenez. Lungo la strada si può fare tappa a Douarnenez, porto peschereccio famoso per le sardine. La cittadina conserva il fascino dei centri bretoni, con le case a graticcio e gli stretti vicoli.
La strada prosegue poi fluida lungo la verdissima costa fino a giungere a Pointe du Raz. Si tratta di uno dei punti panoramici più famosi della Bretagna, e guardando i promontori ricoperti d’erica e le scogliere sferzate dalle onde è facile capire perché. L’ampia spiaggia di sabbia bianca incastonata tra le brughiere è la Baia dei Trapassati, così chiamata perché un tempo queste acque erano tristemente famose per i naufragi. Oggi è un luogo di una bellezza disarmante, silenzioso e solitario, dove la natura bretone raggiungere il suo apice.

 

3° tappa: Quimper (60 km)

 

Difficile lasciare luoghi tanto suggestivi ma la strada chiama. La terza tappa è Quimper, capoluogo del Finistère e culla della cultura celtica bretone. Vie acciottolate e case a graticcio dai balconi fioriti attendono il visitatore, assieme a specialità culinarie. Le strade della città vecchia sono un tripudio di pasticcerie a cui è impossibile resistere. Per gli amanti dei souvenir, uno dei prodotti artigianali di spicco di Quimper sono le ceramiche (faience) decorate con motivi pastorali. Un modo originale di esplorare la città è a bordo dei battelli che solcano il fiume Odet attraversando il centro storico. Infine, se capitate da queste parti a fine luglio, non perdere il Festival de Cornouaille, l’evento di tradizione bretone più importante dell’anno.

 

4° tappa: Concarneau (25 km)

Lasciamo l’entroterra della Bretagna per rispuntare verso il mare. Lungo la strada per Quiberon, tappa a Concarneau. Qui l’attrazione principale è Ville Close, una cittadella fortificata. Circondata da bastioni e collegata alla terraferma da un ponte di pietra, sembra rimasta sospesa nel tempo.

5° tappa: Penisola di Quiberon (110 km)

 

Coste della Bretagna
Poco più di 100 chilometri separano Corcarneau da Quiberon, nel Morbihan. La penisola in cui si trova la città è collegata alla terraferma da un esile lembo di terra lungo ca. 15 chilometri. La parte orientale è sabbiosa mentre quella occidentale è interamente rocciosa. Il panorama qui, caratterizzato da scogli neri dai profili aguzzi, è talmente aspro da aver guadagnato il nome di Cote Sauvage (Costa Selvaggia).
Le spiagge di Quiberon, sferzate dai venti, sono famose tra i surfisti, in particolare quella Plage de Penthièvre.
A differenza delle altre località dell’itinerario, Quiberon è molto frequentata e d’estate nella strada che porta in città si formano spesso lunghe code. Consiglio di arrivare la mattina presto e di soggiornare qualche giorno, così da poter godere appieno della bellezza del luogo.

Consigli di viaggio

Come per ogni viaggio on the road, è indispensabile avere un mezzo di trasporto privato.
Il viaggio in macchina dall’Italia è lungo e impegnativo, meglio optare per un Fly & Drive, magari fino a Brest, e noleggiare l’auto all’arrivo. E’ sempre opportuno e consigliato visitare un sito di comparazione prezzi come NoleggioAuto.it prima di prenotare l’auto, così da confrontare le varie opzioni.  Con un mezzo proprio, una volta atterrati si potrà partire subito verso le destinazioni costiere, fermarsi nei punti più belli e, perché no, anche decidere di cambiare itinerario seguendo l’istinto!