Cosa vedere all’isola del Giglio: una selezione delle mete imperdibili per un weekend o una vacanza all’insegna del mare e della natura.

 

La primavera vi mette voglia di tornare a viaggiare? Siete in cerca di destinazioni originali per un weekend o per una vacanza di primavera?
L’Isola del Giglio è un’ottima idea. Piccola e raccolta, questa gemma toscana offre molte mete interessanti sia dal punto di vista naturalistico che archeologico.

Giglio Porto

La prima tappa del viaggio è Giglio Porto, punto di arrivo per tutti i traghetti. Vivace e coloratissima, la cittadina ammalia il visitatore con le sue acque azzurre, un’anteprima di ciò che aspetta nella spiagge. I tanti ristoranti con terrazza vista mare sono invece un invito ad una sosta per assaggiare la cucina isolana.

 

Giglio Castello

Da Giglio porto si può salire sulla sommità dell’isola fino ad arrivare a Giglio Castello. Il punto di forza del piccolo borgo medievale sono le spettacolari viste panoramiche. Dalle torri d’avvistamento delle mura lo sguardo corre a 360° tutt’intorno. Se venite in primavera, quando l’affluenza turistica è ancora bassa, potrete godere dello spettacolo in totale silenzio.

 

Itinerario archeologico

Non solo borghi e mare all’isola del Giglio ma anche archeologia. Nel sito megalitico Cote Ciombella, in località Le Porte, si possono ammirare rocce megalitiche di varie dimensioni. Oltre al fascino dell’antichità, dal sito si gode anche di una splendida vista sul mare e sulla vicina Isola di Giannutri.
L'isola del Giglio vista dal mare
L’isola del Giglio vista dal mare

I Palmenti

Altra costruzione originale isolana sono i palmenti. Si tratta di case risalenti al periodo 1500-1700 con delle vasche interne, dove un tempo si pigiava l’uva. I palmenti erano situati in prossimità dei vitigni, permettendo così ai contadini di lavorare l’uva direttamente sul posto senza doverla trasportare. Oggi queste singolari costruzioni, che i locali chiamano “capanelli”, rimangono a memoria del passato agricolo dell’isola.

 

Andar per fari

Se siete amanti dei fari, il Giglio non vi deluderà. Sull’isola se ne contano diversi e il modo migliore per vederli è con una gita in barca. I tre principali sono il faro delle Vaccarecce, il più antico e oggi non più in funzione; il faro del Fenaio e il faro del Capel Rosso. Quest’ultimo, inaugurato nel 1883 a sostituzione delle Vaccarecce, si trova nella punta meridionale dell’isola. Si può raggiungerlo anche in auto lungo la strada panoramica che scende da Giglio Castello fino alla località Le Porte. Da lì si può proseguire a piedi lungo un sentiero. Una curiosità: il faro è stato anche set cinematografico del film premio Oscar “La grande bellezze” di Sorrentino.

 

Le miniere e il museo della mineralogia

L’isola ha un passato legato all’estrazione del ferro che si può ripercorrere visitando le miniere situate nella zona nord occidentale.
Per gli appassionati del genere, il museo della mineralogia di Giglio Porto spiega molto bene la storia dell’isola e la sua componente geo-mineralogica, oltre alle attività legate al ferro e al granito.

E poi ci sono le spiagge!

Certo non si può venire al Giglio e non andare in spiaggia! Ce ne sono tante, tutte stupende. Qualche consiglio?
Cala delle Cannelle con fondali bassi adatti ai più piccoli. La Spiaggia delle Caldane, a sud, è una piccola baia intima e raccolta, raggiungibile lungo un sentiero. Perfetta per le coppie o per chi desidera un posto lontano dalla confusione.
Se cercate altre informazioni e idee su cosa vedere al Giglio, questa bella infografica (fonte traghetti-giglio.it) può essere molto utile:
Isola del Giglio cosa vedere

Guida al viaggio

L’isola è raggiungibile in traghetto. Il servizio di traghettiper-giglio.it permette di comparare in pochi click i prezzi delle compagnie marittime che offrono collegamenti da Porto Santo Stefano al Giglio. E’ anche possibile verificare i prezzi nelle varie fasce orarie, scegliendo così la combinazione più conveniente.