I sassi di Matera: cosa vedere

 

I Sassi di Matera sono il più straordinario esempio di nucleo urbano paleolitico della regione mediterranea. Una città scavata nella roccia e perfettamente adattata all’ambiente geologico circostante, tanto da risultare un tutt’uno con le gravine che la circondano. 

Quella di Matera è una bellezza che sorprende e incanta. I Sassi visti da lontano sono una sinfonia di beige e grigio che si armonizza perfettamente al paesaggio, mentre all’interno un labirinto di stradine e scale conduce alla scoperta di case e chiese interamente scavate nella roccia, antri suggestivi custodi di scorci di vita rupestre.

Per chi pensa che Matera sia una località da visitare in una giornata, la notizia è che c’è molto da vedere. Se state organizzando un weekend a Matera, prevedete almeno un pernottamento in città, solo così potrete addentrarvi nel suo straordinario quanto unico patrimonio architettonico e vivere intensamente anche le atmosfere vivaci e rilassate della città nuova, che qui chiamano familiarmente “Il Piano”.
Ma andiamo con ordine e vediamo cosa vedere a Matera.

Matera. Uno sguardo d’insieme

Prima di visitare Matera pensavo che i Sassi fossero in alto rispetto alla città moderna, e invece ho scoperto che si estendono a un livello inferiore. Il centro nuovo cinge tutta l’area dei Sassi come la cavea di un teatro classico, regalando ad ogni passo magnifici scorci e terrazze belvedere con viste mozzafiato.

Dal Sasso Barisano al Sasso Caveoso

Una veduta sul Sasso Barisano a Matera
Il Sasso Barisano
Partendo da Piazza Vittorio Veneto, cuore pulsante della città nuova, si può subito accedere a un balcone che si affaccia sul Sasso Barisano, uno dei due quartieri in cui si divide l’area dei Sassi. Proseguendo verso Via San Biagio si può accedere ai Sassi attraverso un passaggio a volta. Da qui si inizia a scendere lungo vie lastricate in pietra bianca fino a giungere in Via Fiorentini. Siamo nel cuore del Sasso e l’intera strada, su cui affacciano B&B e ristoranti, offre uno degli scorci più pittoreschi di tutta Matera, complici anche i tanti balconi fioriti i cui colori vivaci spiccano tra il bianco dei Sassi.
Da qui sempre seguendo la strada maestra che scivola verso l’esterno ci si trova di fronte al maestoso panorama della Murgia materana. Se c’è un altro motivo, oltre ai Sassi, per cui Matera è speciale, è proprio questo panorama mozzafiato sulla gravina. La profonda gola, sul cui fondo scorre il torrente Gravina di Matera, costeggia tutto il centro urbano costituendo di fatto un elemento indivisibile dalla città.
Camminando lungo la via principale si giunge a Piazza San Pietro Caveoso. La bellezza scenografica della piazza, affacciata sulla Gravina, è sottolineata dalla facciata pulita e semplice della Chiesa di San Pietro Caveoso e sovrastata in alto dalla singolare forma dell’enorme roccia che ospita la Chiesa della Madonna dell’Iris.
A questo punto si può tagliare all’interno del Sasso Caveoso lungo via Buozzi o proseguire la passeggiata che costeggia il burrone fino al giungere alla zona archeologica. Quest’area dei Sassi non è accessibile ma avvicinandosi è comunque possibile osservare dall’esterno le case grotta, veri a propri antri ricavati dalla roccia.
Il mio consiglio per vedere i Sassi e coglierne l’eccezionale atmosfera è lasciare le vie più commerciali e perdersi tra vicoli e stradine, alla ricerca degli scorci più suggestivi. Giunti al Sasso Caveoso, si può infatti scegliere di risalire al Piano lungo via Bruno Buozzi, che conduce a Palazzo Lanfranchi e a via del Corso, oppure ritornare al Barisano arrampicandosi tra strette scalinate e viuzze acciottolate. Indispensabili per visitare i Sassi un paio di scarpe comode!

 

Il complesso rupestre della Madonna delle Virtù

Chiesa di Madonna delle Virtù
L’interno della Chiesa della Madonna delle Virtù
Se Matera è spettacolare da ammirare esternamente, il vero tesoro è però custodito nel suo ventre, nelle cavità scavate nella roccia fin dalla Preistoria. Basti pensare che nei Sassi e nella Gravina ci sono oltre 160 chiese rupestri, testimonianza dell’insediamento umano che ebbe inizio in questa zona sin dai tempi più remoti.
Quello della Madonna delle Virtù e di San Nicola dei Greci è senza dubbio il più straordinario complesso rupestre visibile nei Sassi. Per raggiungerlo basta scendere da via Fiorentini verso la strada che costeggia la gravina. La piccola ma ben segnalata entrata al complesso non lascia presagire la grandezza degli ambienti interni.
La Chiesa di Madonna delle Virtù, che si pensa risalire al XII secolo come periodo di escavazione, si contraddistingue per la sua “architettura in negativo”, dove non si costruisce ma si toglie dalla roccia. All’interno a colpire è la somiglianza con le basiliche romaniche, con un’articolata architettura a tre navate. Ad aggiungere enfasi all’ambiente sono i magnifici affreschi, più tardivi rispetto alla datazione della chiesa.
Proseguendo lungo scale che scendono in profondità si giunge al monastero, anch’esso interamente scavato nella roccia. Realizzato nel IX secolo, dopo l’abbandono da parte dei religiosi fu utilizzato dai contadini come magazzino per la produzione e conservazione del vino.
Risalendo da questo ambiente, un’altra rampa di scale conduce a un cortile esterno su cui affacciano la Chiesa di San Nicola e una casa grotta.
La Chiesa di San Nicola a Matera
La cripta ha un impianto bizantino visibile sia nella divisione degli ambienti riservati al clero e ai fedeli che negli affreschi alle pareti. Anche se danneggiati dal tempo, queste opere sono una testimonianza straordinaria della storia di questa chiesa e dell’area che la ospita.
Dall’altro lato del cortile è conservata una casa grotta che conta diversi ambienti: una visita molto utile per capire come si viveva in queste abitazioni, dove spesso gli spazi erano condivisi con gli animali. La casa conserva sistemi di canalizzazione delle acque e cisterne di raccolta dell’acqua piovana, altra importante testimonianza della vita nei Sassi.
L’intero complesso è gestito con grande attenzione da Caveheritage che ha anche un sito molto ben fatto dove si possono trovare informazioni sulla visita. Il biglietto d’entrata costa 5€ (3,5€ il ridotto); è anche disponibile un’audio-guida (3€, italiano/inglese/francese) molto utile per apprezzare al meglio il complesso.


La canalizzazione dell’acqua a Matera

Uno dei motivi principali per cui l’UNESCO ha eletto Matera Patrimonio dell’Umanità è la gestione e la canalizzazione dell’acqua. Per scoprire questo mondo sotterraneo merita una visita il Palombaro Lungo, accessibile da Piazza Vittorio Veneto. Si tratta della più grande cisterna idrica della città di Matera, scavata sotto la piazza, e fa parte del complesso degli Ipogei di piazza Vittorio Veneto. La cisterna in passato serviva come riserva idrica per tutte le costruzioni poste “al piano”.
Il biglietto di ingresso costa 3 euro, gratis per i ragazzi sotto i 18 anni.Visite guidate ogni ora.
Questo è solo una prima lista di cosa vedere a Matera. Ci sono ancora chiese rupestri nei Sassi, terrazze panoramiche, piazzette e da non trascurare il Piano, di cui vi racconterò prossimamente!