Valle d'Itria

La Valle d’Itria è una terra di trulli, di borghi antichi che esibiscono secoli di architettura, di campagne tappezzate di ulivi a perdita d’occhio e spiagge dorate lambite da un mare di cobalto.

Un itinerario nella Valle d’Itria equivale ad un viaggio nel cuore della Puglia più classica, quella dei trulli, dei taralli, delle casette imbiancate a calce, dei vecchi seduti fuori a parlare in piazze pavimentate di chianca bianca, dei muretti a secco che limitano piane punteggiate di ulivi, dell’olio d’oliva verde dorato e dei pomodori rossi di sole e d’estate. 
La Valle d’Idria è luce intensa, aria tersa, profumo di salmastro che sale dal mare, cieli blu profondi e terra rossa. Difficile non innamorarsene, impossibile non riconoscere nei suoi simboli le coordinate della Puglia che tutti, almeno una volta, abbiamo sognato e imparato ad amare leggendola su libri e riviste e che qui, come d’incanto, diventa una realtà da vivere e da gustare.

I borghi della Valle d’Itria

Cisternino
I borghi bianchi della Valle d’Itria
L’elenco dei borghi della Valle d’Itria è un rincorrersi di nomi più e meno noti, località simbolo della regione a cui si affiancano cittadine ancora fuori dagli itinerari più battuti e che proprio per questo conservano intatta l’autenticità della cultura popolare. Tutti ugualmente affascinanti, ogni borgo conserva edifici di diversa foggia architettonica, dal nudo stile medievale al trionfo del barocco martinese.

Alberobello, il paese dei Trulli 

Alberobello è la stella lucente della Valle d’Itria, gioiello urbanistico unico nel suo genere che paga il prezzo della notorietà universale con frotte di turisti che si riversano per le sue viuzze candide a caccia di foto e souvenir. C’è ancora però la possibilità di apprezzarla in tranquillità, basta venirci in primavera o in autunno e si avrà il privilegio di scattare foto come questa, con vie immobili capaci ancora di trattenere sprazzi dell’atmosfera di un tempo.
Alberobello
Per le vie di Alberobello

Locorotondo

Pochi chilometri lungo strade che si dipanano tra dolci pendii e campagne e si giunge a Locorotondo, le cui case dal tetto appuntito sembrano lanciare il guanto di sfida alla vicina Alberobello in una gara all’originalità. Qui il borgo, protetto da antiche mura, è molto più silenzioso, e nelle tarde ore del pomeriggio risplende di una luce dorata che fa brillare il selciato delle piazze.

Martina Franca

Una breve deviazione verso est porta a Martina Franca, altro borgo bianco noto per l’architettura barocca. Splendida la Basilica di San Domenico, affacciata su Piazza del Plebiscito: della seconda metà del Settecento, è una perla del barocco martinese.
A distanza di pochi passi Piazza Maria Immacolata, detta “i portici”, l’elegante salotto di Martina Franca, punto di incontro e fusione tra il barocco religioso della vicina Piazza del Plebiscito e il barocco nobiliare. La piazza avvolge con la sua sua pianta semiellittica disegnando uno spazio accogliente ed elegante in cui il susseguirsi di arcate, detti portici, crea una quinta architettonica di gusto neoclassico che ben si accorda con la restante scenografia barocca. Arrivati al centro della piazza giratevi verso la Basilica di San Domenico alle vostre spalle, la cui facciata rimane visibile nell’angolo sinistro della scena, ed ammirate una delle scenografie urbane più affascinanti della Valle D’Itria.
Cisternino
La soleggiata piazza di Cisternino

Cisternino

Lasciata Martina Franca si torna verso la costa riprendendo la strada che da Alberobello conduce ad Ostuni, altra nota località della zona. Il mio consiglio però è di dedicare del tempo al borgo di Cisternino, gioiello medievale e splendido esempio di borgo vivo e autentico. Veniteci il lunedì mattina, quando le candide viuzze risuonano delle voci del mercato e i banchi traboccano di verdure e prodotti locali. O semplicemente fate una passeggiata, godetevi un caffè immersi nel silenzio del suo centro storico, dove le facciate rifinite a calce fanno rimbalzare la luce da un lato all’altro, dando l’impressione di camminare in un manto di tulle bianco accecante. Ammirate il panorama da una delle terrazze affacciate sul Tavoliere di Puglia e infine sedetevi in una delle panchine della piazza centrale per ascoltate il respiro di questa Puglia verace, semplice eppure straordinariamente coinvolgente.

Valle d’Itria: guida al viaggio

Exclusive B&B Trullo Sovrano
L’antica masseria ristrutturata del B&B Trullo Sovrano
Per il soggiorno vi consiglio l’Exclusive B&B Trullo Sovrano, un’antica masseria martinese completamente ristrutturata ed immersa in un parco di ulivi e ciliegi. Splendida la piscina circondata dalla campagna. Se volete vivere l’esperienza di dormire in un trullo, chiedete la stanza Sovrana, nel trullo sovrano abitabile! La struttura è inserito anche nella nostra rubrica B&B d’Autore.

I sapori della Valle d’Itria

Cisternino è conosciuta nei dintorni come il paese della carne cotta ai “fornelli”: accomodatevi al bancone delle tante trattorie che ricordano le macellerie di paese, scegliete i vostri tagli preferiti e in breve vi saranno serviti a tavola cucinati alla brace.

Se cercate atmosfere e piatti più raffinati, Osteria Bell’Italia è il posto ideale, l’incontro tra i sapori di questa terra e l’estro della cucina d’autore.
Se amate i formaggi e le mozzarelle fresche, l’indirizzo giusto è Goccia di Latte a Montalbano di Fasano, un piccolo caseificio che prepara mozzarelle freschissime e una stracciatella da acquolina in bocca.
Per taralli e friselle indimenticabili un’ottima scelta è il Panificio Cosimo d’Urso a Ceglie Messapica dove è possibile vedere sfornare i prodotti al momento dall’antico forno. Ceglie è un altro borgo ancora poco conosciuto al turismo ma che nasconde nei suoi vicoli gioielli medievali di grande fascino e tanti ristoranti perfetti per assaggiare i piatti della tradizione locale.