La Valpolicella è la valle che si trova a nord di Verona, una zona collinare adiacente al lago di Garda che precede le Prealpi Veronesi. Anche solo in questa breve collocazione geografica si può intuire la bellezza e la peculiarità del paesaggio di questo territorio, le cui verdi colline sono interrotte da lunghi filari tra i quali si inerpicano stradine che tagliano valli amene quanto suggestive.

La Valpolicella è una terra famosa per la sua produzione di vini, le sue viti infatti producono i più famosi vini veneti ed alcuni dei più apprezzati vini italiani come l’Amarone della Valpolicella, il Valpolicella o il Recioto della Valpolicella.
In questo articolo vogliamo proporvi un itinerario tra le strade ed i borghi suggestivi di questa splendida zona, ideale per un weekend in moto o in macchina, lontani dal caos cittadino, per rilassarsi a contatto con la natura e godere delle specialità enogastronomiche di questa terra.


Sant’Ambrogio di Valpolicella tra vini e acque sulfuree

Valpolicella

Sant’Ambrogio di Valpolicella è uno dei paesi più importanti della regione ed è un centro rinomato per la produzione di marmi pregiati e vini. Qui sarà possibile degustare molti vini locali la cui produzione è favorita da un territorio caratterizzato dall’incontro della Valpolicella con la Valdagide, solcata da molti corsi d’acqua sulfurea sotterranea.

Nel territorio è possibile visitare numerose cantine dove degustare i vini locali e fare interessanti visite guidate delle vigne.
Merita senz’altro una visita la Pieve di San Giorgio, una chiesa di età romanica caratterizzata da due absidi sui lati opposti che testimoniano le sue diverse fasi edilizie, altomedievale e romanica. La chiesa ha pianta a tre navate e custodisce resti pittorici di grande interesse. Ma forse la vera chicca di questo monumento è il bellissimo Chiostro adiacente alla Pieve costruito nel XIII secolo che è rimasto perfettamente intatto per tre lati.

 

Fumane: antiche grotte e sontuose ville

i vini della Valpolicella

Fumane si trova invece nel cuore della Valpolicella classica. Qui, sulla strada che porta a Molina, negli anni Sessanta è stato scoperto il Riparo Solinas, detto anche Grotta di Fumane. Una grotta che conteneva manufatti come punte di selce, conchiglie lavorate e altri utensili risalenti all’era di passaggio tra l’uomo neanderthaliano e l’uomo sapiens. Particolarmente interessante e suggestiva è una pietra dipinta rinvenuta nella grotta raffigurante un uomo con due corna, probabilmente raffigurante uno sciamano in estasi.

Merita sicuramente una visita anche la Villa della Torre, una villa carica di bellezza e di mistero, dalla grande forza simbolica e suggestiva. Il mistero che la avvolge è talmente fitto che anche la datazione della sua costruzione è incerta, anche se ne è stato trovato un disegno risalente al 1562.
Di particolare bellezza i mascheroni ad ornamento delle stanze, una grotta ricavata tra due rampe di scale, il giardino e le fontane con bellissimi giochi d’acqua.

 

I giardini di Negrar 

Infine vi consigliamo una visita a Negrar, un caratteristico paese cinto da verdi colline di viti e ciliegi che occupa la parte più orientale della Valpolicella.
Appena si entra nel paese si è accolti da una monumentale meridiana alta sette metri, una realizzazione dallo stile contemporaneo che valorizza nella sua fattura il Prun, una pietra locale lapidea molto preziosa.
Ma a Negrar una delle attrazioni più belle e suggestive è Villa Rizzardi, cinquecentesca villa veneta con il suo Giardino di Pojega, uno degli ultimi esempi di giardino all’italiana.
Dislocato su tre livelli per una estensione totale di quasi 5 ettari e mezzo, il giardino sfoggia piante finemente potate in forme geometriche, piccoli labirinti e ampi punti panoramici che si aprono sulla tenuta.
Proseguendo lungo i viali  si trovano il teatro di verzura, un tempio di stalattiti, una magnifica limonaia ed un agrumeto, un incantevole ninfeo e un giardino segreto.