Cittadella Imperiale di Hué

Hué è considerata una delle città più belle del Vietnam grazie alla sua posizione lungo il Fiume dei Profumi e al passato imperiale di cui conserva importanti testimonianze. La Cittadella Imperiale è il cuore storico di Hué, un ampio complesso di templi e pagode costruiti tra l’800 e i primi decenni del ‘900 dagli imperatori della dinastia Ngyen.

La prima cosa a colpire arrivando in città è la tranquillità. Gli ampi viali che corrono verso il centro hanno un traffico ordinano ben lontano dagli ingorghi e dal caos tipici di Hanoi e Ho Chi Minh.
Le vie del centro cittadino sono moderne, con alcuni sontuosi edifici sede di prestigiosi hotel e molti negozi e ristoranti. Il centro non offre granché da vedere, a parte la zona del lungofiume piena di negozi di souvenir e ristoranti,  ma rappresenta un luogo piacevole e tranquillo dove passeggiare e mangiare di ritorno dalla visita della Cittadella e delle Tombe Imperiali. Va ricordato inoltre che proprio grazie al passato imperiale, Hué vanta una delle cucine più ricche e variegate del Vietnam, con molti piatti tipici che si possono assaggiare solo qui. Un soggiorno a Hué diventa così anche un tour gastronomico tra deliziosi sapori vietnamiti, argomento a cui dedicherò un approfondimento a parte.

La Cittadella Imperiale di Hué

Cittadella Imperiale di Hué

Custodita all’interno del recinto imperiale fatto erigere dai francesi secondo i canoni di architettura militare europea, il complesso della Cittadella Imperiale rappresenta uno dei tesori architettonici  più preziosi del Vietnam, anche se molti templi sono in cattivo stato e di alcuni non rimangono che ruderi. Nonostante ciò è innegabile che gli edifici visitabili siano di grande impatto, a partire dalle possenti mura alte oltre 6 metri. All’interno vi si trova un complesso di palazzi, templi, padiglioni, giardini e laghetti che nell’insieme formano la Cittadella.

Capitale del Vietnam dall’inizio della dinastia Nguyen nel 1802 fino all’abdicazione dell’ultimo imperatore, Bao Dai, nel 1945, la Città Imperiale ricorda molto le architetture cinesi e la grande Città Proibita di Pechino. In effetti passeggiando tra i viali ed ammirando i padiglioni ho la netta sensazione di ritrovarmi sul set dell’Ultimo Imperatore! Nel 1947 un devastante incendio danneggiò molto strutture ma per fortuna le più belle si sono salvate e dopo un attento restauro sono tornate all’antico splendore.
All’interno della Cittadella si erge la vera e propria Città Imperiale, una città nella città protetta da mura e fossati che ricalca la pianta della Città Proibita di Pechino. All’interno si conservano padiglioni ristrutturati rivestiti internamente di lacche rosso vermiglio, decorazione ampiamente presente nelle architetture cinesi, ed interessanti templi. Anche le antiche porte di accesso alla Città Imperiale, anche se scolorite, conservano un’aurea di fascino.
Tra gli edifici più interessanti da vedere ci sono:
Cittadella Imperiale di Hué
La porta Ngo Mon

La monumentale Porta Ngo Mon che è l’odierno accesso principale alla Cittadella. All’interno vi è custodito un enorme tamburo che impresso il Tao, simbolo dello scorrere della vita e del divenire delle cose.

Il Palazzo Thai Hoa (dell’Armonia Suprema). un tempo sede del governo dell’imperatore, ha all’interno una selva di colonne laccate rosso vermiglio con decorazioni in oro ed il trono originale, posto in posizione sopraelevata a testimoniare il potere dell’imperatore. Il cortile antistante, chiamato la Spianata dei Grandi Saluti, era il luogo dove i mandarini trovavano posto durante le cerimonie imperiali.
Nel padiglione di Thien Phuong, immersa in un lussureggiante giardino, di trova la Biblioteca Imperiale costruita nel 1820, rivolta verso una piccola vasca con un giardino roccioso al centro.
Il Tempio di Hien Lam con ante lacchate in rosso vermiglio e oro è uno degli edifici meglio conservati.Nel cortile antistante sono conservate le 9 urne dedicate a ciascuno degli imperatori della dinastia Nguyen, che ne simboleggiano la stabilità ed il potere. Le urne, alte oltre 2 metri, furono fabbricate nel 1830 e poi cesellate con motivi tradizionali cinesi che rappresentano gli elementi naturali.
Della Città Purpurea Proibita dove vivevano le mogli e le concubine dell’imperatore non rimangono che poche tracce ed il muro perimetrale (parecchio malconcio e scolorito) che ne segnava l’inizio.

Le tombe imperiali nei dintorni di Hué

le tombe imperiali di Hué
Il cortile della Tomba di Khai Din

Ogni imperatore fece costruire una propria tomba che potesse degnamente accoglierne le spoglie. Questi grandiosi complessi sono disseminati nelle campagne lungo le sponde del Fiume dei Profumi e nelle vicinanze di Hué. Il modo migliore per ammirarle è prendere parte ad una delle escursioni di mezza giornata in barca lungo il fiume, con soste alle principali tombe. Personalmente ho optato per un tour con macchina privata, acquistato direttamente in hotel, perché le alte temperature di agosto rendevano molto pensante il tour in barca. 

Tra le tombe principali da visitare vi sono la Pagoda di Thie Mu, posta su una collina direttamente sopra le sponde del fiume; all’entrata si erge una grande torre ottagonale del 1845 formata da sette piani che indicano le reincarnazioni del Buddha. Bellissimo il panorama sul fiume che si gode dal cortile in cui sorge la torre. All’interno del complesso vi sono numerosi templi e padiglioni, non tutti visitabili.
La tomba dell’imperatore Tu Doc è la più famosa e quella con maggiore affluenza turistica. Tra tutti i complessi è quello che meglio si integra con l’ambiente circostante, con palazzi e templi sparsi in un’area di 12 ettari tra boschi di pini e frangipani. Costruito tra il 1864 ed il 1867, il complesso venne utilizzato dall’imperatore in vita anche come luogo di svago e residenza estiva a cui poteva accedere direttamente via fiume. Molti degli edifici originali sono andati distrutti con la guerra ma si possono ammirare alcune costruzioni di grande interesse. Il principale è il Padiglione della Stele così chiamato perché conserva la stele con incisa la biografia di Tu Doc scritta dall’imperatore stesso. 
La Tomba di Khai Din mostra l’evolversi dell’architettura vietnamita sotto l’influenza francese. Non più legno e lacche ma pietra. La tomba, risalente al 1925, si trova in posizione discosta dal fiume, tra le campagne nei dintorni di Hué, ed è quindi raggiungibile con un taxi. Il complesso è oggi molto annerito e necessiterebbe di un restauro ma è interessante dal punto di vista storico perché testimonia l’influsso francese nel governo vietnamita, tanto potente da modificarne anche le tradizioni architettoniche. La tomba dell’imperatore custodita nell’edificio principale è un tripudio di ori e gemme, un po’ pacchiana ma decisamente d’effetto. Molto suggestivi i mandarini in pietra che occupano il cortile centrale e hanno la funzione simbolica di protezione della tomba.

Informazioni di viaggio

L’entrata alla Cittadella è a pagamento, basta acquistare il biglietto all’ingresso valido per la visita dell’intero complesso. La Cittadella si trova a breve distanza dal centro di Hué, sulla sponda opposta rispetto a questo, ed è facilmente raggiungibile a piedi o in taxi.
Per visitare le tombe è necessario organizzarsi con una delle escursioni guidate in barca, con un’auto privata (consiglio con autista) o, se il tempo lo permette, noleggiando la bicicletta. I percorsi sono pianeggianti e le tombe principali si trovano nel raggio di una decina di chilometri dal centro città.
L’ingresso alla Tomba di Tu Doc e Khai Din è a pagamento.
Per pernottare consiglio il Festival Hotel, a dici minuti a piedi dal centro; hotel recentemente ristrutturato, con stanze ampie. C’è anche una piccola piscina molto utile nei mesi estivi. Molto affidabile l’ufficio prenotazioni escursioni che si trova accanto alla reception. I prezzi sono modici ed il servizio ottimo e puntuale.
Per tutte le informazioni di viaggio in Vietnam potete consultare il sito di Asiatica Travel.