Paese natale di Giacomo Leopardi, Recanati è intrisa di poesia, un borgo dove ogni strada, ogni angolo, ogni scorcio risuona dei versi che li immortalarono, trasformandoli in luoghi sospesi nel tempo dell’infinito.

Di rientro da un weekend nella Riviera del Conero, voglio iniziare a raccontarvi i luoghi che ho visitato partendo da quello che più mi ha colpita. Erano anni che mi ripromettevo di andare a Recanati per visitare la casa e i luoghi dove visse Leopardi.
Con la poesia del Leopardi ho sempre avuto un legame forte, sin da quando per l’esame di terza media fui costretta ad imparare a memoria A Silvia, certa che me l’avrebbero chiesta visto l’omonimia con la protagonista! Mi sorprese subito la facilità con cui memorizzai l’intera lirica, come se quel legame del nome me la facesse sentire in qualche modo più mia. Ancora più sorprendente fu constatare a distanza di anni come riuscissi a ricordarla a memoria (cosa che non è successa per nessuna altra poesia!), come se quei versi si fossero depositati in fondo al mio cuore e alla mia mente.
Ancora oggi ricordo ogni parola con una chiarezza incredibile, e anche l’altro giorno, camminando per le stanze che furono luogo di studio di Leopardi e osservando la casa di Silvia di fronte, quei versi continuavano a risuonarmi in testa, come un canto chiaro e potente.
Potete immaginare quindi l’emozione di trovarmi esattamente alla finestra da cui il giovane Giacomo vide Teresa (questo il nome vero della fanciulla), la figlia del cocchiere di famiglia, che tesseva nella casa di fronte, immagine che dieci anni dopo gli ispirò una delle liriche destinate ad entrare nella storia della letteratura italiana. Quasi mi pareva di vedere Teresa seduta al telaio, lo sguardo annoiato proprio di un animo giovane che vorrebbe correre fuori a respirare la vita!
I luoghi leopardiani a Recanati sono tanti, non solo la casa ed i balconi da cui Giacomo osservava il mondo, ma anche piazzette e vie del borgo, senza dimenticare il colle dell’Infinito, da cui ammirava il panorama sui colli marchigiani.
Prima di raccontarvi i dettagli della visita, voglio mostrarvi alcune immagini perché possiate calarvi nell’atmosfera poetica di Recanati e nei suoi infiniti orizzonti.

Casa Leopardi 

I balconi di Casa Leopardi da cui il poeta osservava la vita del villaggio e da cui osservava Teresa che lavorava al telaio e la sentiva cantare

Casa Leopardi
Casa Leopardi
“…Din sui veroni del paterno ostello…

Piazza Il Sabato del Villaggio

Ancora oggi la piazza risuona delle voci dei tanti bambini che vengono in gita a Recanati.
Piazzuola Il Sabato del Villaggio
Piazzuola Il Sabato del Villaggio

“… I fanciulli gridando su la piazzuola in frotta,
E qua e là saltando,
Fanno un lieto romore”

Il Colle Dell’Infinito 

Non ci sono parole per definire l’emozione di trovarsi sull’ “ermo colle“, ammirando gli “interminati spazi e i “sovrumani silenzi” dell”Infinito, dopo A Silvia la poesia che più amo di Leopardi.

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“Così tra questa immensità
s’annega il pensier mio,
e il naufragar m’è dolce in questo mar”