Ogni tanto, soprattutto per chi, come me, vive in città, essere trasportati nel passato è un toccasana per l’anima.
“Oggi tra le mie mura non si torchia più l’uva: un moderno museo racconta la storia del mio unico signore: il vino. Molte cose sono cambiate a Candelo in questi mille anni, eppure sembra che in me il tempo si sia fermato. Le mie rue hanno visto marciare soldati e contadini, oggi le mie torri indomite sono mute testimoni di un tempo che non è più, ma che pur vive.
Ho visto coloro che mi costruivano consegnare alle mie pietre la speranza di una vita migliore. Sono stato il custode della fatica, il forziere per i frutti del lavoro.
Io sono testimone del tempo, il guardiano di questa Comunità: ero Terra e mi sono fatto Paese.”
(Testo tratto da “Il Ricetto di Candelo Terra e Paese – regia di Manuele Cecconello)