Ho già avuto modo di raccontarvi quale sorpresa sia stata Salamanca, la penultima tappa di #rutasdespaña, che si è rivelata una delle città con il patrimonio storico più ricco e prezioso di Spagna.
Il centro, distribuito sulla sommità di un colle, a dispetto delle dimensioni contenute racchiude uno straordinario numero di edifici storici, che fanno di Salamanca una delle città con la maggiore densità d’arte per metro quadro che abbia mai visto!
Le singole chiese e monumenti sono talmente vicini che quasi si fatica a distinguerli uno dall’altro e formano un enorme complesso architettonico composto di cattedrali, chiese, chiostri, conventi, edifici civili, palazzi nobiliari e tanto altro.
Vedere tutte le meraviglie di Salamanca richiede tempo pertanto il mio consiglio è quello di soggiornarvi almeno tre giorni interi, vi garantisco che non vi annoierete.

Plaza Mayor

Plaza Mayor
Plaza Mayor è il salotto della città, uno spazio urbano elegante e raffinato incorniciato da una serie di portici allineati lungo il perimetro. Si potrebbe restare ore seduti in uno dei caffè affacciati sulla piazza ad ammirare le decorazioni barocche di colonne, capitelli e finestre: la vista merita ogni centesimo speso!

La Cattedrale

Cattedrale Nuova
La Cattedrale è anche’essa imponente e magnificente, sintesi di arte romanica e gotica.
Anche se da fuori appare come un unico edificio, si compone in realtà di due parti, la Cattedrale Nuova di stile gotico, con enormi arcate che paiono toccare il cielo, e quella Antica, di stile romanico, di dimensioni molto più ridotte e caratterizzata dall’austerità di decori tipica dell’arte romanica. Due cuori che battono dentro un unico corpo. 
Interessante è la salita alle torri della Cattedrale lungo meravigliose scale a spirale (Scala Coeli): la vista dalla terrazza spazia a 360° sui tetti rossi di Salamanca e proprio da questo punto di vista privilegiato si ha la netta percezione della densità architettonica della città e di come i vari edifici siano legati l’uno all’altro.

L’Università di Salamanca

Facciata dell’Università
Se la Cattedrale è il cuore spirituale della città e Plaza Mayor quello civile, l’Università ne incarna lo spirito, la sete di conoscenza. 
Fondato nel XIII secolo, si tratta di uno degli atenei più prestigi e antichi d’Europa, che ha ispirato i grandi college americani. Al suo interno studiarono le più grandi menti della cultura spagnola, letterati, poeti ma anche statisti e intellettuali che scrissero la storia di Spagna. Prima di entrare ad esplorarla, è d’obbligo fermarsi ad ammirare la facciata, il simbolo di Salamanca: un tripudio di plateresco, lo stile che fonde elementi gotici e mudejar e che ha avuto origine proprio qui. Una miriade di ornamentazioni di soggetto naturalistico decorano ogni centimetro quadrato della superficie, come se la pietra fosse un immenso pizzo ricamato.  
All’interno, lungo una monumentale scala si accede al piano superiore del chiostro e da qui, attraverso enormi vetrate, si può ammirare la magnificente biblioteca: uno spazio aperto con scaffali fino al soffitto stipati di libri e documenti antichi, un vero tempio del sapere che mi ha profondamente emozionata.

La Casa delle Conchiglie

Casa delle Conchiglie
Di fronte alla Cattedrale si trova la Casa delle Conchiglie, che deve il nome alle singolari decorazioni a parete. Il simbolo non è stato scelto a caso, rappresentava infatti un omaggio allo stemma familiare della sposa del propietario, Don Rodrigo Arias, ed era anche il simbolo dell’Ordine di Santiago al quale egli apparteneva.

Convento di San Esteban

Altro mirabile esempio di arte plateresca, il convento all’interno è un vero e proprio museo. 
Costruito nel XVI secolo da Juan de Álava riproducendo la forma di una croce latina, il convento custodisce crocifissi, dipinti e reliquie. Spiccano l’altare maggiore, capolavoro di Churriguera, il maestro di Salamanca da cui derica il termine di stile “churrigueresco”. La pala d’altare fonde grottesche figure plateresche con statue di santi e scene bibliche ed è anch’essa un altissimo esempio di arte sacra spagnola. Il patio interno è una sintesi di stili gotico e rinascentista. E’ qui che si trova il Salón de Profundis, dove Cristoforo Colombo  incontrò i monaci dominicani e parlò del suo viaggio nelle Indie.
Il convento conserva  anche molte tombe e un museo con libri corali illustrati del XVI secolo.

Il museo Casa de Lis

Museo Casa de Lis
Questa bella casa in stile liberty ospita il Museo Art Nouveau e Art Deco. Il cortile interno dell’edificio è sovrastato da enormi vetrate con decorazioni floreali che conferiscono eleganza all’insieme. Le varie sale ospitano 19 diverse collezioni del XIX e XX secolo: statue, avori, oggetti in vetro, porcellane, cristalli senza dimenticare la superba collezione di vestiti per bambole, una vera chicca.
Anche se si tratta di un periodo artistico distante in epoca e stile dalle grandi opere architettoniche di Salamanca, il Museo Casa de Lis è un luogo veramente piacevole che merita una visita.

Il Collegio Fonseca

Il Collegio fu commissionato dall’arcivescovo Fonseca nel 1525 e all’epoca era uno dei quattro collegi che formavano l’Università di Salamanca. La facciata introduce una novità architettonica con l’accostamento della pietra di Villamayor al granito. L’uso di archi arrotondati lungo la galleria bassa accostato ad archi di forme diverse nelle gallerie superiori conferisce armonia al chiostro e lo rende particolare.

Guida al viaggio

Salamanca ha un’ampia scelta di hotel, molti dei quali situati direttamente nel centro storico o nelle immediate vicinanze. Se volete concedervi un regalo, soggiornate al Parador della Città; a differenza della maggioranza dei Paradores spagnoli, questo purtroppo non è un edificio storico bensì moderno, ma gli interni sono un tripudio di eleganza e la posizione, sulla sommità di un colle di fronte a quello su cui sorge la città, regala viste mozzafiato sulla Cattedrale. Non c’è posto migliore per scattare foto panoramiche di Salamanca.
Dal Pardador si può arrivare in centro a piedi con una passeggiata di ca. 15 minuti attraversando l’antico ponte romano.