Abbarbicato sulla sommità di una collina che domina l’entroterra del Gargano, Monte Sant’Angelo è un borgo dalle caratteristiche viuzze strette e case bianche famoso in tutta Europa come meta di pellegrinaggio. La storia di questo borgo inizia nel V secolo quando secondo la tradizione l’arcangelo Michele scelse di mostrarsi per la prima volta nel continente europeo in una grotta del Gargano, la stessa in cui ancora oggi si trova il santuario che gli è dedicato. Nel corso dei secoli il santuario fu scelto come luogo di culto dai Longobardi prima e dai Normanni poi, e i crociati venivano qui a pregare per il successo del loro viaggio in Terra Santa.

Una storia di venerazione antica che si rinnova sempre uguale anche oggi, con un afflusso continuo di fedeli che ogni anno vengono qui in pellegrinaggio, nonostante la concorrenza di San Giovanni Rotondo, poco distante da qui.
La grotta che ospita il santuario è impressionante, un arco naturale in pietra sovrasta l’altare e le varie raffigurazioni narrano le numerose leggende sulle apparizioni dell’arcangelo Michele.
L’imponente portone di bronzo che segna l’entrata vera alla grotta mostra scene dall’Antico e Nuovo Testamento.
L’interno, in penombra, suscita un senso di commozione e rispetto per le pareti di roccia che sembrano avvolgere e proteggere l’altare e per la consapevolezza che si ha di trovarsi in un luogo venerato per millenni da fedeli di ogni dove, gente del popolo e grandi della storia. Il solo fatto di esistere ancora ed essere sopravvissuto a tanti secoli rende il santuario un testimone straordinario di storia e fede.

Non solo meta di pellegrinaggio

Se Monte Sant’Angelo è un luogo di fede e pellegrinaggio eccezionale, anche per chi come me non è molto avvezzo ai santuari potrà apprezzare la bellezza del borgo e la sua straordinaria posizione. Dall’alto della collina su cui sorge il paese si domina tutto l’entroterra del Gargano e la vista, dai dolci pendii tappezzati di uliveti spazia fino alla foresta Umbra e giù fino al mare: uno straordinario balcone sul Gargano.
Sulla sommità del colle si trova il Castello, rimaneggiato e modificato a più riprese nel corso della sua millenaria storia. I Normanni lo ampliarono trasformandolo in una fortezza il cui scopo era di difendere il santuario. Anche Federico II vi soggiornò con l’Armata Bianca Lancia e pare che proprio qui siano nati i suoi figli Costanza e Manfredi.
Oggi è visitabile all’interno ma lo si può apprezzare anche solo camminando all’esterno ammirandone le possenti mura di cinta e il panorama che si apre alle sue spalle.

Dal castello, vicoli stretti e scalinate scendono fino al suggestivo Rione Junno; sorto nel VI secolo per ospitare i pellegrini, oggi il quartiere conserva intatta l’atmosfera e lo stile medievale, con le tipiche case dall’intonaco bianco e il tetto a cuspide, ed è uno dei borghi più belli e immacolati di tutto il Gargano. Da qui si gode di una vista stupenda sul mare e sul vicino Golfo di Manfredonia.

L’impressione che si ha visitando Monte Sant’Angelo è quella di essere in un luogo speciale, forse per l’aria sacra e solenne che aleggia per le vie o per quel bianco candore di case e chiese che risplende alla luce del sole. Il paese dispensa anche sapori dolci e salati, dai prodotti tipici pugliesi, esposti nelle bancarelle lungo le vie del centro, alle ostie ripiene, i dolci tipici del borgo: due sottili cialde ovali ripiene di mandorle tostate. Non andate via da Monte Sant’Angelo senza averle provate!!

Consigli di viaggio


Il B&B Pizzicato si trova a Vico del Gargano (ca. 1 ora da Monte Sant’Angelo) e offre appartamenti confortevoli e accoglienti, tutti recentemente strutturati, e rappresenta un’ottima base per andare alla scoperta del Gargano.