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Credits Silvia Romio Photography |
Capo Verde la ricordo come una delle vacanze mare più belle che abbia mai fatto, una settimana di sole, bagni in acqua cristallina e caldissima e una luce intensa addolcita dai riflessi dorati della sabbia.
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Credits Silvia Romio Photography |
L’arcipelago di Capo Verde si estende davanti al Senegal: qui l’Africa è abbastanza lontana da perdersi all’orizzonte ma abbastanza vicina da sentirne l’antico respiro. Sal è un mondo dai colori intensi, forti e contrastanti: il blu del cielo, il verde brillante del mare, il rosso della terra, il giallo dorato della sabbia e il nero profondo degli occhi della gente.
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Credits Silvia Romio Photography |
Sarà stata la combinazione perfetta di sole mitigato da una leggera brezza, di acque calde e sicure eppure prodighe di onde tra cui immergersi, quel silenzio rotto solo dal fragore delle onde, la meravigliosa solitudine colmata dai colori saturi dell’isola, la luce viva e tersa che trasmette energia, e quell’antico respiro d’Africa che ipnotizza. Sta di fatto che quella è stata la vacanza perfetta, riposo assoluto a contatto con una natura potente e rigenerante.
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Credits Silvia Romio Photography |
E Sal è stata anche Pedra de Lume, la salina da cui l’isola prende il nome, terra dalle mille sfumature di rosa e candide distese di sale. L’oro bianco fu per lungo tempo caposaldo dell’economia dell’isola, all’epoca della dominazione francese e fino all’indipendenza avvenuta nel 1975. Da allora l’attività delle saline è notevolmente diminuita e oggi copre solo il fabbisogno locale; oggi le saline sono un’enorme spazio vuoto dove si aggira solitario qualche operaio e ogni tanto fa capolino un gruppo di turisti, che qui possono anche fare bagni nell’acqua salata.