Di Emanuela L.

Ricordate il titolo di un vecchio album di Madonna “I’m breathless”? In italiano significa sono senza fiato ed è questa la sensazione che ho avuto appena arrivata in questo piccolo borgo, situato nel Golfo dei Poeti in provincia de La Spezia. 
Meravigliosa, spettacolare e magica con le sue case torri dai mille colori pastello, un mare turchese incantevole e monumenti di inestimabile pregio Portovenere riuscirà a rapirvi il cuore non appena la vedrete. 
Ha una storia molto antica risalente al II secolo d.C. In quell’epoca era conosciuta come Portus Veneris ed era un approdo romano per le rotte tra Gallia e Spagna. Successivamente fu fortificata dai bizantini e occupata dai longobardi. Ma furono i genovesi a costruirla così come la vediamo oggi.
Amo gli archi, forse sarà il mio animo romantico ma li ho sempre considerati porte verso “altri mondi”: dall’esterno riesci a vedere solo una piccola parte di quello che ti aspetta oltre la soglia, ma è sufficiente per invogliarti a proseguire il percorso. Questo che vedete è l’arco che conduce nel cuore del paese datato 1160. Sopra una piccola targa “Colonia Ianuensis 1113″ In basso a sinistra invece la costruzione in marmo era utilizzata per misurare il grano”.

Questo il panorama che si vede dalla loggia della chiesa di San Pietro: una distesa immensa d’acqua pulitissima e le falesie del Muzzerone palestra di roccia paradiso per ogni freeclimber. Sullo sfondo il castello Doria all’interno del quale è possibile organizzare anche matrimoni. 
Qui tutte le informazioni su come arrivare a Portovenere. Ricordate che l’autobus fa percorsi diversi nei giorni di mercato quindi al momento di acquistare i biglietti (presso la stazione ferroviaria di La Spezia) chiedete se quello è giorno di mercato o meno sapranno darvi tutte le informazioni necessarie. 


Per ora il post finisce qui nei prossimi scopriremo punto per punto tutto ciò che di bello c’è da vedere a Portovenere