Eloisa ci porta alla scoperta di una delle regioni più pittoresche dell’Inghilterra, il Peak District

 Arrivando in una regione come quella del Peak District sembra proprio di tornare indietro nel tempo, prima dell’era industriale, quando campagna e pastorizia erano centrali nella vita di tutti, quando la natura sovrastava rigogliosa villaggi e costruzioni umane.
Realtà di un tempo per molti, eccezione oggi, per coloro che si possono permettere una casa in campagna, o meta di ferie per chi vuole tornare ad uno stile di vita più sano, lontano da caos e rumore cittadini.

Il Peak District si trova per la maggior parte nel Derbyshire, ma rientra nel territorio di altre 5 contee vicine (tra cui lo Yorkshire, lo Staffordshire e il Cheshire) ed è uno dei parchi nazionali  più grandi d’Inghilterra. Quest’area protetta di 1437 kmq è divisa in due zone distinte:  l’aspro, alto e selvaggio dark Peak a nord, caratterizzato da brughiere e imponenti alture di arenaria chiamate “edges” ed il più basso grazioso e bucolico white peak a sud, punteggiato di verdi campi delimitati da muri a secco e solcato da profonde vallate.Non lontano dall’aeroporto East-midlands (a due orette scarse di volo da Venezia), si srotola una magnifica campagna dolcemente collinare, tutta da scoprire attraverso i tipici “paths”, minuziosamente segnati e più o meno difficoltosi a seconda dei vari percorsi.

Una delle caratteristiche del posto che mi ha sempre colpito ed attratto, e di cui periodicamente sento il  forte richiamo, è sicuramente la valorizzazione naturalistica del territorio. Non si abbattono alberi per far strada al cemento, la campagna è proprio tutta percorribile a piedi o in bici, lontano da macchine e strade perché attraversata da una fitta rete di sentieri  che non di rado sbucano su verdissime radure e piccoli villaggi di pietra attraversati da silenziosi corsi d’acqua popolati d’anatre e cigni. Un richiamo al mondo fiabesco, un mondo dove le case hanno finestre piccole, tetti di paglia come quelli dei cottage dove è possibile pernottare, ed orti selvaggi ricchi di fiori colorati.

Ai pittoreschi e più seclusi villaggi, il Peak District alterna spettacolari brughiere, paesaggi mozzafiato e grandi spazi aperti delimitati da secolari muretti e siepi cariche di verde che separano ampie, ventose distese d’erba,o delimitano foreste di alberi imponenti. Vi imbatterete in alberi secolari, faggeti, castagni e querce enormi intorno alle quali aleggia l’arcano mistero dei loro antichi respiri. Alberi talmente vecchi che sembra abbiano un volto, una particolare espressione impressa nei tronchi rugosi. Alberi  che costeggiano le
strade, sovrastandole per formare i “dingles”: tunnel verdissimi tutta vegetazione; e silenti foreste che attendono i “wanderers” che si avventurano sui pendii delle “Dales”, tipiche, profonde vallate ricche
d’acqua, che scendono dolcemente immerse nel verde. 
Se invece di scendere decidete di salire nell’alto Peak, stendetevi sui grigi massi di pietra arenaria che delimitano le “moors” (brughiere) ad ascoltare il vento. 

Vi troverete faccia a faccia con un oceano di luce e nuvole percorso da potenti folate d’aria che vi faranno sentir parte della magia di questa terra di luci ed ombre, dove le ombre si allungano, come spiriti nella
brughiera violacea, sotto cieli turchini, battute dal vento.



Quick tip: prima di partire per una di queste bellissime passeggiate, suggerisco un salto nella caratteristica libreria a più piani Scarthinbooks , posto eccezionale, tutto legno e profumo d’antico, dove concedersi il tempo che serve alla scelta di una buona lettura, comodamente seduti tra pareti di libri a sorseggiare una tazza calda di english tae e poi l’acquisto di una mini-guida tascabile con tutti i sentieri in dettaglio: cartina, tempistiche e pub per una rifocillante scorpacciata a fine passeggiata!