Continuano gli Itinerari D’Autore firmati da Elena Serrani, guida turistica ufficiale, che ci porta alla scoperta di un altro tesoro del biellese: l’Oasi Zegna.

Ermenegildo Zegna appartiene alla schiera di industriali lungimiranti che nel Biellese hanno lasciato
il segno: non solo nella produzione tessile, ma anche nella natura e sulle montagne della provincia.
La ricerca del bello per Ermenegildo Zegna trova realizzazione nel progetto di creare una via panoramica dell’alto biellese che colleghi il Triverese con la città di Biella passando nella fascia montana; a partire dal 1929 in poi vengono costruiti i 26km della SS 232, chiamata Panoramica Zegna, e le aree attraversate vengono arricchite da scorci floristici di particolare interesse.


La piantagione di essenze come i rododendri, le ortensie e le conifere (cinquecento mila abeti rossi)
ricordano l’intervento attuato dai Piacenza e stessa è la finalità di creare un paesaggio costruito ma
non razionalizzato in parterre o schemi geometrici: lo scopo della Panoramica è principalmente di
ricreare un ambiente alpino verosimile in cui gli abitanti della zona, e quindi soprattutto gli operai
del lanificio, possano recarsi nel tempo libero.
La panoramica diventa per Zegna anche un efficace strumento pubblicitario per la celebrazione
dell’imprenditore e della qualità dei suoi prodotti, tanto da essere citata in diverse campagne
pubblicitarie.
Nel corso degli anni ’50 vengono costruiti gli impianti sciistici di Bielmonte, tuttora la località più

attrezzata del Biellese per questo sport; nel 1958 l’architetto Porcinai già attivo in Burcina, progetta Casa Zegna:  oggi una parte della Villa è divenuta museo per volere della Fondazione Zegna, gestita dagli eredi di Ermenegildo: il primo piano è stato infatti progettato per mostrare al visitatore la storia
dell’impresa e della famiglia; alla struttura abitativa si è poi aggiunta un’ala di nuova costruzione
per le esposizioni temporanee e la didattica, caratterizzata da ampie vetrate sul lanificio e sul
paesaggio montano circostante, a ribadire il dialogo continuo tra natura e intervento dell’uomo
voluto dalla committenza.
Casa Zegna è visitabile alla domenica in occasione di mostre ed eventi.

Anche dopo le opere patrocinate da Ermenegildo la famiglia Zegna prosegue la cura della
panoramica, che nel 1983 vede l’istituzione dell’Oasi Zegna il cui nome indica l’importanza
paesaggistica dell’area. Nel corso degli anni vengono potenziati gli itinerari escursionistici per il
trekking, la bicicletta e l’equitazione; interessanti sono i percorsi di collegamento tra la Valsessera
e la Valsesia poiché ricalcano le vie di comunicazione usate in passato per passare da un territorio
all’altro. La cultura dell’alpeggio è ancora oggi presente all’interno dell’Oasi: in merito presso
l’Alpe Margosio si è ricavata una cellula eco museale per la didattica.