Il Brich di Zumaglia ci accoglie in un’atmosfera da romanzo gotico: una sottile nebbia avvolge il sentiero acciottolato che in inerpica lungo la collina fin su al castello. Tutt’intorno boschi di fitta vegetazione. Arrivati in cima siamo ripagati della fatica da un’accoglienza calorosa e singolare: figuranti in costume medievale ci vengono incontro e ci raccontano la storia del Castello. Sono i volontari della Pro Loco di Ronco e Zumaglia che si sono prestati a vestire i costumi d’epoca per farci immergere nell’atmosfera del luogo.
Il Brich è gestito dalla compagnia teatrale Teatrando. Sì proprio così, la compagnia gestisce il castello e tutto il parco; può sembrare bizzarro ma il Presidente Paolo Zanone, regista ed attore egli stesso, ci spiega le motivazioni e i progetti che hanno spinto una compagnia di spettacolo a prendersi carico di un compito così gravoso: vogliono trasformare il castello e tutta la collina su cui sorge in uno spazio artistico di incontro e scambio culturale; l’intera collina diventerà un enorme palcoscenico a cielo aperto dove diversi attori metteranno in scena viarie rappresentazioni, e il castello sarà sede esso stesso di mostre, eventi e opere teatrali.

L’idea di una collina come grande parco teatrale e artistico mi incuriosisce, ancora di più dopo che gli attori ci raccontano le leggende legate al castello: storie di prigionieri murati vivi, fantasmi, fiammelle vaganti nella notte, folletti dispettosi e non ultima una lavandaia intenta a stendere bucati sempre macchiati di sangue! I soggetti perfetti per un luogo dall’atmosfera gotica, con possenti mura di sasso ed enormi portoni, gli ingredienti principe del castello medievale, anche se quello attuale risale al 1870, quando fu ricostruito dopo che l’originale fu praticamente raso al suolo a metà del 1500 durante i tanti assedi di cui fu teatro.
Nel corso dei lavori vennero apportati anche numerosi miglioramenti a tutta la collina con l’inserimento di elementi botanici e architettonici, sempre nel pieno rispetto del luogo e del paesaggio.
Peccato che oggi la nebbia precluda la vista perché il colpo d’occhio dalla terrazza sul tetto castello dev’essere bellissimo: una vista a 360° su tutta la pianura circostante. Fa niente, a me il castello piace anche così, con quest’atmosfera un po’ dark decisamente suggestiva!
Ma a rendere speciale la visita è l’incontro con Paolo Zanone e gli attori di Teatrando, coloro che si sono presi il difficile e oneroso compito di salvaguardare e conservare tutta la collina; un progetto ambizioso ma come ci spiega Paolo, bisogna puntare in alto per essere sicuri di fare abbastanza rumore, di attirare abbastanza attenzione! Lo stesso rumore che vogliamo fare noi bloggers di #biellastoria parlando e diffondendo questa lodevole iniziativa, perché sono proprio i progetti locali che nascono da piccole realtà, senza mezzi eclatanti se non la dedizione, la passione e l’amore per il territorio, ad essere i più meritevoli di attenzione e di successo! E a Teatrando di passione e dedizione ne hanno da vendere, basta vedere il trasporto con cui Paolo e tutti gli altri ci parlano del loro progetto, che siamo certi avrà un grande successo!

Ci salutiamo con la promessa di vederci a luglio, in occasione di della rassegna teatrale organizzata dalla compagnia, che quest’anno arriva alla decima edizione e andrà in scena proprio qui nel parco del Brich.

Ma senza aspettare luglio, per chi ha voglia di una piacevole e rilassante camminata in mezzo al bosco, il parco è ricco di stradine e sentieri che salgono fino al castello, regalando lungo il percorso bellissimi scorci panoramici su pianura e montagne circostanti.