La chiamano l’Isola degli Dei ma arrivando a Denpasar, la caotica capitale di Bali , o nella vicina Kuta, la famosa spiaggia dei surfisti sempre gremita di turisti, l’impressione è più quella di essere finiti in un girone dell’inferno fatto di rumorosi bar, pub e discoteche, che hanno trasformato quest’angolo dell’isola in una macchina per il divertimento dei milioni di turisti che ogni anno l’affollano, lasciando ben poco del misticismo e mistero che il soprannome evoca.
Ma per chi ha voglia di conoscere davvero Bali, è facile lasciarsi alle spalle la confusione di Kuta, noleggiando un’auto o uno dei tanti taxi van, per partire alla scoperta del volto più autentico e affascinante dell’isola, un mondo fatto di pace e silenzio dove la religiosità è profondamente radicata nella cultura e nella vita della gente e si manifesta in un sentito accordo e rispetto della natura e in una sincera devozione. E’ un senso religioso vissuto e manifestato con grande allegria, espresso con danze, musiche e gesti rituali che trasmettono la serenità e l’armonia che stanno alla base del culto indù

L’entroterra di Bali

Poco fuori dal centro abitato di Kuta la strada si fa sinuosa e si apre su vasti panorami di verdi colline terrazzate, il paesaggio tipico dell’isola che ne racconta il cuore rurale, fatto di coltivazioni di riso e duro lavoro nei campi; tra queste terrazze, in cui l’acqua riflette le nuvole del cielo creando un meraviglioso gioco prospettico, è facile scorgere qualche contadino chino sulle risaie, gesti antichi e così lontani dalle frenesia dei centri turistici.
© silviaromio.altervista.org

Lungo la strada si incontrano  piccoli paesi dove con un po’ di fortuna può capitare di assistere ad una delle tante coloratissime cerimonie religiose, una costante nella vita dei balinesi, sempre pronti a manifestare la loro devozione verso gli Dei con cerimonie animate da danze e musiche che si trasformano in vere e proprie feste corali piene di allegria, dove i fedeli si riversano per le strade portando statue, ghirlande e ceste ricolme di offerte votive. Uno dei ricordi più belli che ho di Bali sono le donne in fila indiana che camminano disinvolte e sorridenti portando sul capo meravigliose ceste colorate stracolme di frutta.

Bisogna stare però attenti alle trappole per turisti, diffidate di tutte le cerimonie in cui vi si chiedono soldi per accedere o che vi vengano proposte da sedicenti guide turistiche, potreste incappare in uno dei tanti teatrini messi in piedi per spillare soldi ai turisti. Meglio aspettare che sia la fortuna a farvi passare per un paese proprio mentre sono in corso celebrazioni religiose, e se vedete che la gente vi accoglie senza chiedervi nulla in cambio, allora siete capitati nel posto giusto: non vi resta che accettare i fiori offerti assieme a calorosi sorrisi e lasciarvi inebriare dall’armonia che pervade la scena.

Ubud, il cuore artistico dell’isola

Inoltrandosi nel verde entroterra si arriva ad Ubud, centro culturale ed artistico di Bali. Immersa nella folta vegetazione della foresta tropicale, la cittadina offre numerose possibilità di trekking nelle vicine cime ed è sede di molti laboratori artigiani dove sapienti mani creano meravigliosi batik, statuette di legno, aquiloni, gioielli e tantissimi altri oggetti. Si possono trascorre ore ad ammirare questi magnifici  manufatti o ad osservare un artigiano intento a tessere e dipingere un batik. Ubud trabocca anche di ristoranti che servono la cucina tipica balinese e di piccoli hotel in stile tradizionale, oasi di pace e tranquillità immersi nella vegetazione, con stanze affacciate sugli immancabili giardini interni adorni di fontane e fiori. Per quanto turistica, Ubud ha conservato quell’aura di calma e tranquillità che rappresenta la vera essenza dell’isola, la cifra distintiva di una destinazione che vale davvero la pena di visitare almeno una volta nella vita. 
Una buona idea per godere di queste atmosfere è quella di soggiornare in una delle tante spa dove rigenerare corpo e mente immersi nella natura rigogliosa facendosi cullare dalla musica e dai profumi di incenso che pervadono l’aria!

Templi: il Tanah Lot

Nel tour alla scoperta di Bali non può mancare la visita di uno dei tanti templi induisti disseminati per tutta l’isola, ma anche qui occorre stare attenti a quale scegliere, i più famosi sono purtroppo anche quelli in cui l’atmosfera è rovinata dalla folla di turisti e dove è facile essere abbordati da sedicenti guide che insisteranno fino al vostro stremo per accompagnarvi nella visita. 
Uno dei templi più visitati è il Tanah Lot, arroccato su una scogliera e famoso per i tramonti: un luogo indiscutibilmente suggestivo se non fosse per la folla che immancabilmente ogni sera invade le scogliere rendendo l’esperienza alquanto deludente. Meglio cercare uno dei templi dell’entroterra, quelli meno conosciuti che si incontrano lungo le strade di campagna o nelle località più periferiche, dove è ancora possibile assaporare il silenzio e la pace che traspira da questi luoghi, e toccare con mano il senso del profondo spirito religioso di questa gente e l’armonia con la loro terra. 

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Molti vengono a Bali credendo di trovare una destinazione di mare ma credo che di tutte le bellezze naturali che l’isola può offrire, il mare sia forse quella meno suggestiva: per quanto ci siano belle spiagge, rimarrà deluso chi viene sull’isola aspettandosi tipici panorami tropicali con spiaggia bianca e mare cristallino. La spiaggia di Kuta è famosa per le alte onde che attirano ogni anno surfisti da tutto il globo, e non offre quindi acque tranquille in cui fare il bagno. Per chi vuole rilassarsi in spiaggia meglio optare per altre spiagge come quella di Lovina, famosa per la caratteristica sabbia scura, o altre baie a nord più appartate. 

Ma la vita mondana delle spiagge e delle località turistiche è un altro mondo, un universo a parte separato dall’altra Bali, quella intima e autentica fatta di danze, musiche, giardini fioriti e immense risaie, la Bali che vi trasporterà in una dimensione magica, ricca di misticismo e mistero da cui lasciarsi lentamente avvolgere e conquistare per riassaporare la pace di una vita fatta di ritmi lenti, cadenzati, dove riscoprire il valore di un sorriso, la bellezza di un gesto e ritrovare l’armonia con la natura. 
E’ solo arrivando ad immergervi in questa Bali che potrete davvero dire di essere arrivati nell’isola degli Dei.