“Mollo tutto e mi trasferisco a….” Chi non ha mai pronunciato questa frase? In tempi di crisi economica, il desiderio di andare in un altro paese e ricominciare si fa per molti più forte.

Ma quali sono i luoghi più economici dove trasferirsi all’estero? 
Me lo sono chiesta e ho cercato di capire quali paesi potrebbero essere più adatti.


Messico: le città più amate dagli expat

Molte città messicane sono mete amate dagli expat. Non solo Città del Messico, metropoli per molti troppo sovraffollata, ma anche località più piccole. Sayulita, per esempio, dagli anni ’60 continua ad attrarre artisti ma non solo. Complice l’atmosfera rilassata e il basso costo della vita, sono molti gli europei che l’hanno scelta come buen retiro o per un nuovo inizio anche lavorativo.
Gli affitti in Messico non sono però sempre economici come ci si potrebbe aspettare. Per le città con più servizi possono aggirarsi sui 700$ al mese.

Trasferirsi in Portogallo

Portogallo spiagge
Le spiagge del Portogallo

Rimanendo in Europa, sempre più persone scelgono il Portogallo come nuova patria. Tra le ragioni di tanto successo il costo della vita basso ma anche il clima, caldo per la maggior parte dell’anno. La fiorente industria turistica, sopratutto al sud, rappresenta inoltre una buona opportunità lavorativa, soprattutto se si conosco le lingue e si ha un certo spirito imprenditoriale. Un ostacolo potrebbe essere la lingua. Con l’inglese poco diffuso al di fuori delle mete più turistiche, è indispensabile imparare il portoghese.

Vivere il Thailandia

Mete prediletta per le vacanze, la Thailandia negli ultimi anni è diventata anche destinazione per europei che cercano un paese dove trasferirsi. Il costo della vita qui è decisamente più basso della media europea, ma ci possono essere altre difficoltà. Se non si è pensionati, per potersi trasferire bisogna dimostrare di avere un certo patrimonio disponibile. Anche le procedure per l’ottenimento del visto di residenza non sono sempre facili, e spesso è necessario uscire dal paese, anche se per brevi periodi, con un aggravio dei costi generali.
Per chi però sogna una vita in infradito su spiagge paradisiache, questi potrebbero tutto sommato essere ostacoli non troppo difficili da affrontare!
Anche nelle località di mare, oltre che nelle grandi città, si stanno sempre più diffondendo interi quartieri dedicati agli expat, organizzati secondo i canoni e gli standard di igiene e pulizia occidentali. Qui però naturalmente, anche il costo della vita si avvicina un po’ di più al nostro, rimanendo comunque sempre conveniente.

Bali, una vita a ritmo lento

Vivere a Bali

Rimaniamo in Oriente. Anche Bali è oramai da anni una delle principali mete per gli expat europei ed australiani. Qui si può trovare un appartamento in affitto con meno di 200$ al mese, e il costo della vita è davvero basso. L’isola offre un ambiente naturale e una cultura unici. Per chi cerca un luogo tranquillo dove dare spazio anche alla dimensione spirituale, Bali è sicuramente una destinazione adatta. Le località dell’entroterra, lontane delle mete balneari internazionali, sono ancora permeate della magica cultura e religione balinese.

Le Filippine: i visti speciali per chi si trasferisce

Evitando Manila, città molto pericolosa, anche le Filippine possono essere una buona meta.
La provincia di Cebu offre un ambiente naturale unico, spiagge da sogno e un costo della vita molto basso.
I costi degli appartamenti partono da 100$ mensili e con altri 200$ si coprono i costi del cibo e delle spese accessorie. C’è da considerare che vivendo in climi caldi tutto l’anno, le spese di vestiario diminuiscono drasticamente.
Le Filippine offrono anche un visto speciale per i pensionati che si fanno accreditare la pensione in una banca filippina. Stesse regole sono previste anche per gli over 50 non pensionati, a cui è richiesto un deposito minimo di ca. 10 mila euro.
In sostanza, se si dimostra di poter provvedere al proprio sostentamento, le Filippine accolgono gli expat europei!

Considerazioni finali

Tutti i luoghi citati sono sicuramente affascinanti, ma non è tutto oro quel che luccica. Trasferirsi in Asia per esempio non è per tutti facile, il divario culturale è enorme e per molti non facilmente superabile. Ci vuole un grande spirito di adattamento. Nel trasferimento in paesi lontani bisogna anche mettere in conto la nostalgia di casa, che prima o poi verrà a bussare alla porta. Infine, ma non meno importante, bisogna considerare la stabilità politica ed economica della destinazione scelta. Sarebbe davvero brutto, dopo essersi stabiliti, dover lasciare tutto per tracolli finanziari del paese o disordini di carattere pubblico.
Trasferirsi all’estero è sicuramente un’esperienza bellissima, ma come tutte le decisioni importanti, va ponderata con attenzione!