Lio Piccolo, un antico mondo lagunare sospeso nel passato. Questa piccola e semi abbandonata frazione sorge alle spalle delle spiagge di Cavallino Treporti, nelle ultime propaggini di laguna veneziana.

Un tempo linea di confine tra l’Adriatico e la laguna di Venezia, Lio Piccolo ha origini romane. Sin dall’Alta Medioevo il borgo ha una vocazione agricola, con vigne e alberi da frutto come prodotti principe che in passato venivano venduti al mercato di Rialto. Oggi il borgo si è quasi del tutto spopolato ma rimangono orti e frutteti a disegnare questi lembi lagunari.
Qui il silenzio è quasi totale, interrotto solo dal grido dei gabbiani che volano radenti le acque immobili. Il paesaggio, tra canali e canneti, è tutto un gioco di riflessi e dà un assaggio della laguna com’era un tempo, isolata e solitaria.
Di fronte alla penisole che ospita Treporti e Lio Piccolo si scorgono le casette colorate di Burano e il profilo di San Francesco del Deserto.


Lio Piccolo: il Palazzo

Lasciata Cavallino e giunti a Treporti, seguendo strette viuzze che costeggiano i canali si giunge a Lio Piccolo. La strada è molto stretta ma lungo il percorso ci sono numerosi rientri che permettono il passaggio alternato di due veicoli.
Il borgo si compone essenzialmente di un grande cortile, quella che un tempo era la corte, attorno al quale si allineano le case. Al centro si staglia la facciata scolorita del Palazzo dominata dall’ampio portone ad arco ribassato, a ricordare i fasti di un tempo. Questo era infatti il palazzo del mercante veneziano Domenico Cottini, poi passato di proprietà alla famiglia veneziana del Boldù. Costruito sul finire del 1600 come casa padronale, fu ampliato intorno al 1770 con l’aggiunta di un piano e del sottotetto.

La Chiesa di Santa Maria della Neve

A pochi passi dal palazzo si staglia la piccola facciata della chiesa di Santa Maria della Neve, di un tenue rosa pastello. Prima della chiesa qui sorgeva un piccolo oratorio, voluto dal primo proprietario Domanico Cottini. L’attuale facciata a capanna è frutto di un secondo intervento sul finire del 1700.
Le caratteristiche architettoniche però non sono che un dettaglio che compone il mosaico di questo piccolo borgo, la cui magia è fatta dalle atmosfere rarefatte, dai colori e dai suoi della laguna tutt’intorno e dalla sensazione di trovarsi in un luogo sospeso nel tempo.

La laguna a Lio Piccolo

La laguna veneziana a Lio Piccolo
La laguna veneziana a Lio Piccolo
Oramai quasi del tutto disabitato, Lio Piccolo è meta di ciclisti che si spingono fino a qui per assaporare l’incanto della laguna veneziana. Da Treporti si può venire anche a piedi ma la camminata è un po’ lunga, soprattuto con le temperature estive. Il mio consiglio è di arrivare in macchina fino al borgo, lasciare l’auto nel cortile e proseguire a piedi, seguendo la strada che si spinge fino a dove la terra lascia spazio all’acqua. Per arrivare al termine della strada carrozzabile si impiegano circa venti minuti a piedi. In fondo si trova un agriturismo con alcuni tavoli sistemati all’esterno, perfetti per una sosta o un pranzo. Si può anche proseguire lungo il sentiero di ghiaia che conduce fino al cancello di una villa privata, assaporando ancora per un po’ la magia della laguna in totale solitudine.