In queste righe cariche di emozione, Fabiana ci racconta il suo incontro con Praga e ci spiega perché questa città viene considerata una destinazione magica.
Più che quello che c’è da fare o da vedere mi piace ricordare le città per le emozioni che mi fanno provare.
Sono partita con un groviglio di pensieri tra il cuore e la testa. Ho vissuto Praga come una fuga, un luogo in cui rifugiarmi e prendere le distanze dalla realtà.
Forse per questo o perché hanno ragione a considerarla un luogo magico.
Forse per questo o perché hanno ragione a considerarla un luogo magico.
I luoghi simbolo di Praga
Praga mi ha riempito gli occhi e il cuore. La Piazza della Città Vecchia, la Torre dell’Orologio, il Ponte Carlo, il Castello che si staglia lungo la cornice della Moldava.
Nello spazio di tempo in cui il crepuscolo ruba la scena al giorno e nell’effimero istante in cui il sole infiamma il cielo, tutto si ferma. Non ci sono pensieri, non ci sono dolori. La mente si svuota e le emozioni invadono l’anima.
Ogni brivido dimenticato e ogni sensazione persa nel tempo riaffiorano all’improvviso.
Ed è qui che il tramonto incontra la Moldava, le anime delle principesse del passato come da leggenda cercano il loro amore perduto e una nuova speranza in cui credere.
In ogni bacio scambiato sul Ponte Carlo tra il tramonto e le tenebre ho visto l’amore. Quello vero, autentico. Quello che non puoi respingere e contro cui non puoi lottare.
Ho visto promesse scambiate guardando gli occhi riflessi nella Moldava illuminata. Ho visto sorrisi nascere e foto scattate per tentare di imprigionare fragili emozioni e dichiarazioni.