Facciata Palazzo Berri-Meregalli

Sentir parlare di Quadrilatero a Milano non è poi cosi insolito. Moda, sfilate, fashion night, lusso e sfarzo sono i protagonisti indiscussi del cuore della movida milanese. Accanto a questo Quadrilatero percorso ogni giorno da migliaia di turisti, ce n’è un altro più nascosto e meno conosciuto. E’ il Quadrilatero del Silenzio. 


Il termine dipende sostanzialmente dal contrasto con il Quadrilatero della Moda situato sul lato opposto di Corso Venezia. Due Quadrilateri, due Mondi. Il Quadrilatero del Silenzio è il cuore dello stile liberty che ha caratterizzato l’alta borghesia milanese nei primi anni del Nocevento. Corso Venezia era la culla dei movimenti culturali dell’epoca. Personaggi come Giuseppe Parini, Alessandro Manzoni, Cesare Beccaria  e Stendhal rimasero per lungo tempo affascinati da queste zone ricche di frenesia e sfarzo. In questa zona, visse, tra gli altri, anche Filippo Tommaso Marinetti.

Arrivando da Corso Venezia è consigliato uno sguardo al civico 47-9 dove troviamo il Palazzo Castiglioni, opera d’avanguardia realizzata da Giuseppe Sommaruga. All’epoca venne soprannominata Ca’ de Ciapp a causa delle due statue femminili nude che decoravano la facciata.
Dall’altro lato della strada impossibile non notare Palazzo Rocca Saporiti progettato da Giovanni Perego nel 1812. Il palazzo si caratterizza per la grande loggia a tribuna da cui la famiglia e i suoi ospiti assistevano ai cortei e alle feste (Porta Venezia era la porta principale da cui si accoglievano gli ospiti d’onore in visita in città).
Il Quadrilatero del Silenzio vero e proprio percorre Via Serbelloni, Via Mozart, Via Vivaio e Via Cappuccini. Essendo un Quadrilatero potete iniziare da dove volete. Da Via Salvini attraverso il grande arco in Corso Venezia (Palazzo Buonarroti Carpaccio Giotto realizzato da Piero Portaluppi tra il 1926 e il 1930) fino ad arrivare in Piazza Duse o direttamente da Corso Venezia imboccate Via Serbelloni.


Da non perdere:


1. Giardino Villa Invernizzi (Via Cappucci): spiate tra le fessure dei cancelli e scoprirete un paradiso: una splendida colonia di fenicotteri rosa che si aggirano beati nel parco della villa
2. Palazzo Berri Meregalli (Via Cappucci ang. Via Vivaio): un imponente palazzo in stile liberty realizzato da Giulio Ulisse Arata. Un piccolo gioiello ricco di monili, mosaici, statue e particolari gotici. La leggenda narra che gli abitanti facevano disegnare dei volti di mostri per combattere i demoni e proteggere case e persone care. 
Nell’androne del palazzo non perdete la Vittoria Alata dello scultore milanese Adolfo Wildt.

 


3. Casa Sola-Brusca (Via Serbelloni): conosciuta dai milanesi come Ca ‘de l’Oreggia (casa con orecchio). Il nome deriva dall’orecchio di bronzo situato sulla facciata del palazzo. L’opera di Wildt serviva in passato per comunicare dall’esterno all’interno del palazzo come i nostri più comuni citofoni

4. Palazzo Fidia (Via Serbelloni ang. Via Mozart):  un palazzo dalla forma curiosa a metà tra una navicella e un castello, costruito negli anni 30 da Aldo Andreani. All’epoca ci fu un appalto tra diversi architetti per costruire dei nuovi palazzi con lo scopo di mantenere lo stesso stile di quelli circostanti. Nacquero cosi due palazzi pressoché identici posti l’uno di fronte all’altro (uno al momento è completamente ricoperto da rampicanti).
5. Villa Necchi (Via Mozart): costruita sempre da Piero Portaluppi, la villa è una bomboniera ricca di interni preziosi e monili tipici dell’alta borghesia di inizio Novecento. All’interno del giardino venne costruita la prima piscina privata milanese. L’interno della villa è visitabile a pagamento http://www.fondoambiente.it mentre il giardino è aperto al pubblico (consiglio di sedersi ai tavolini del bar a respirare questa splendida atmosfera di pace e cultura nel cuore di Milano)

Giardino di Villa Necchi
6. Istituto dei Ciechi (Via Vivaio 7): costruito alla fine dell’Ottocento, questo splendido edificio è oggi la sede di numerose iniziative volte a sensibilizzare sull’argomento. Da non perdere il Percorso al Buio  prezzi, orari e date

Esplorare il Quadrilatero del Silenzio regalerà uno sguardo verso la Milano del passato ricca di fascino e sfarzo e darà adito anche ai più scettiti di scoprire una Milano del presente solitaria ed inaspettata.