Credits Fabiana Bini
 Domenica mattina e su Milano splende un insolito ed inaspettato sole. Talmente inaspettato che decido di non fuggire come al solito dalla Pianura Padana ma di scoprirne alcuni tesori nascosti.
Approfitto dell’invito di un amico e, in circa mezz’ora da Milano arrivo a Cuggiono dove mi aspetta una bici, una borraccia e un sorridente compagno di viaggi. In men che non si dica salgo in sella e mi ritrovo nella splendida cornice del Parco del Ticino. Partiamo da Castelletto di Cuggiono, luogo di ritrovo per gli abitanti della zona.

Credits Fabiana Bini

Una piccola oasi immersa nel verde da cui si parte per esplorare le zone circostanti. L’immenso Parco del Ticino fa da cornice ai diversi sentieri che si estendono nei dintorni. Decidiamo di prendere la direzione verso Turbigo costeggiando la sponda sinistra partendo da Castelletto. Poco dopo sulla destra vedo apparire Villa Clerici con l’immensa scalitata che scende verso il fiume. Una maestosità che mi lascia senza parole. Pedaliamo lungo la ciclovia godendo della splendida giornata e delle immense distese di verde cui noi milanesi non siamo abituati. 

Nonostante la fatica arriviamo dopo circa un’ora e mezza di pedalata sulla terrazza
Credits Fabiana Bini

di Tornavento, una piccola frazione di Lonate Pozzolo (VA). 
Da qui, una splendida vista sulla Valle del Ticino. Mi perdo ad ammirare il panorama e mi concedo un gelato nella piccola piazzetta (€3 per un cono piccolo.. alla faccia del paesino sperduto!!)
E poi, con calma, riprendiamo la pedalata. Stavolta con più calma ci fermiamo a guardare le turbine di Turbigo e i giovani temerari che sfidano la corrente con le  tavole da surf. Si, avete capito bene, le tavole da surf (quelle piccole) sul Ticino. 
Incontriamo tantissimi ciclisti come noi, famiglie e amici che passeggiano, bambini che giocano e rincorrono le coloratissime farfalle. 
Torno a casa stanca ma soddisfatta. A volte si fanno chilometri per sfuggire dall’asfalto e si perde la possibilità di conoscere luoghi stupendi che sono proprio dietro l’angolo.