Difficilmente in un luogo torno più di una volta ma per Santorini ho voluto fare un’eccezione.
Santorini per me è un posto speciale perché è stato il mio primo vero viaggio: 19 anni e una travolgente voglia di vedere il mondo, quando i miei occhi si sono posati sui colori di quest’isola è stato amore puro. Così quando, una decina di anni dopo, ho avuto occasione di tornarci, non ho esitato ad accettare, desiderosa di riassaporare quell’emozione e ritrovarmi nella sua luce speciale.
E nel tornare ho scoperto che quei ricordi di isola incantata che serbavo non erano frutto della mia immaginazione giovanile ma veri e reali.
Senza dubbio l’isola è uno degli spettacoli naturali più suggestivi del Mediterraneo: capricciosa e un po’ ribelle, Santorini ha la particolarità di poggiare su un vulcano, cosa che la rende diversa dalle altre Cicladi. Le sue terre rosse e nere disegnano contorni definiti contro il blu del mare e le case bianche abbagliano alla luce del sole, mentre i tipici tetti a cupola dipinti di azzurro saturo si fondono con i colori del cielo.

Santorini è diventata una delle destinazioni turistiche più amate e, ahimé, prese d’assalto della Grecia, ma nonostante l’invasione annuale di turisti da tutto il mondo, riesce a conservare angoli autentici dove assaporare quel gusto genuino e semplice della vecchia isola, specialmente nei paesetti lontani dalle spiagge più di moda.

Il capoluogo Thira è un groviglio di vicoli bianchi che si arrampicano lungo la collina: la calce bianca delle case riflette la luce intensa del sole creando un insieme luminoso e vivace  su cui spiccano gli azzurri saturi degli infissi e i tanti fiori che abbelliscono le finestre.

Anche se sempre suggestiva, Thira diventa estremamente caotica nelle sere d’estate, quando tutti i turisti rientrati dalle spiagge si riversano per i suoi vicoli affollando le terrazze di bar e ristoranti che si affacciano sul mare, ma c’è un modo per godersela con tranquillità anche in piena stagione. Bisogna venirci il primo pomeriggio, quando il sole a picco brucia la pelle e il caldo spinge molti a ritirarsi nel fresco delle proprie abitazioni. E’ in questo momento che Thira da il suo meglio tra strade silenziose immerse nella luce accecante dove riecheggiano i propri passi e lo sguardo si perde sull’enorme caldera sottostante.

Salendo verso nord si arriva a Firostefani: lontano dalla confusione del centro, questo quartiere raccolto affaccia sulla strada panoramica, tra case bianche con terrazze in bilico sul precipizio e vertigini d’infinito tra terra e mare. E’ qui che si arriva al tetto di Thira, il punto più alto sulla caldera dove lo sguardo spazia a 360° su tutta l’isola: d’improvviso il tempo si ferma, i raggi del sole mitigati dal vento che qui soffia incessante solleticano la pelle e viene naturale sedersi su uno dei muretti a strapiombo sulla caldera a godersi questo pezzo di paradiso. Mentre si ridiscende verso il paese lungo le sinuose scale di calce e sassi, il panorama davanti pare avvolgere in un morbido abbraccio, tra terrazze fiorite e piscine che invitano ad un tuffo.


La sera non ci si può certo perdere quello che è considerato il tramonto più bello del mondo: per assistervi i posti migliori sono i villaggi di Imerovigli e Oia; al calar del sole le terre scure di Santorini si incendiamo di rosso, tutto il cielo si tinge di mille sfumature di giallo e arancio e anche le case immacolate si colorano di rosa.
Uno spettacolo che fa davvero sognare! Sarà anche inflazionata, ma è innegabile che la bellezza di Santorini sia qualcosa di unico.