Gli Itinerari D’Autore di Viaggiolibera si arricchiscono di una Miniguida dedicata all’Emilia Romagna. A guidarci in questo viaggio tra bellezze storiche e artistiche Eleonora Rinaldini,  Guida Turistica ufficiale della regione Emilia Romagna, storica dell’arte, insegnante, guida museale. 

Nel suo primo articolo Eleonora ci parla di una bellissima mostra dedicata a Francisco de Zurbaran in programma a settembre a Ferrara.
Se siete amanti dell’arte, delle belle città e del buon cibo allora prenotate almeno un fine settimana d’autunno a Ferrara, città Patrimonio dell’Unesco.
Ferrara ha un centro storico molto bello una Cattedrale, dedicata a S.Giorgio, con una facciata romanica ricca di rilievi bellissimi e unici nel loro genere, Ferrara è città medievale con le sue stradine e col suo ghetto ebraico, ma è soprattutto una delle prime città d’Europa ad essere stata “programmata” e costruita per essere moderna con una serie di interventi urbanistici, la famosa Addizione erculea, che ne hanno trasformato la fisionomia fino a farla diventare un modello da imitare.
Passate a Palazzo Schifanoia, perché al suo interno si può ammirare uno dei cicli pittorici più importanti del nostro Quattrocento, nelle Sale dei Mesi e delle Virtù in particolare si dipana tutta l’abilità e l’estro pittorico della Scuola ferrarese con i suoi massimi esponenti, Ercole de Roberti, Francesco del Cossa e Cosmè Tura. Da leggere e osservare con un bel libro di Gemisto Pletone fra le mani, colui che ha inciso maggiormente nel pensiero neoplatonico dell’epoca, pensiero nel quale le immagini si immergono saldamente.
E se ancora non vi basta sappiate che a settembre Palazzo dei Diamanti ospiterà una grande mostra dedicata ad un pintor extraordinario Francisco de Zurbaran 1598-1664 semplicisticamente definito il Caravaggio spagnolo (semplicisticamente perché siamo sicuri di conoscere a tal punto Caravaggio da poterne verificare le assonanze con Zurbaran?).
La pittura di Zurbaran è una poesia altissima fatta di santi solidi e puri che ti guardano ammonendoti dalla tela ma anche fatta di poco come una tazza e da un fiore messi lì a prendere luce e a farsi oggetto di venerazione da parte di occhi sensibili. Morandi sicuramente con la sua poetica delle semplici cose ha amato questo maestro spagnolo capace di rendere così magnetica una semplice tazza un semplice fiore in bilico ma apparentemente stabile come ogni cuore umano.
Per informazioni sulla mostra e per prenotare visite guidate potete visitare il sito Guideromagna oppure contattare Eleonora inviandole una mail o al seguente numero 328-9439658
Si formano gruppi per visitare le più importanti mostre in Italia 2013-214