Ciò che più affascina della città rossa, non sono tanto le sue bellezze architettoniche, Marrakech infatti non regge il confronto con le opere monumentali delle grandi città arabe, quanto piuttosto l’atmosfera carica di vitalità che si respira nei suoi luoghi più rappresentativi: dalla forte religiosità che si avverte passeggiando per i vicoli della Medina, al dinamismo e alla modernità che ci sorprende per i viali di Gueliz (uno dei quartieri della città nuova), ricchi di boutique e locali alla moda.

A Marrakech cultura araba e berbera si mescolano con quella europea e andalusa, dando vita a una città dai mille volti e dalle mille sfaccettature, che si apprezza veramente solo vivendola e lasciandosi coinvolgere dalla sua vivacità. Proprio per questo motivo il modo migliore per visitarla è esplorarla a piedi, anche se nei mesi estivi il caldo può essere davvero difficilmente sopportabile. Chi sceglie di trascorrere una vacanza a Marrakech nei mesi compresi tra maggio e settembre apprezzerà particolarmente due mete della città: due parchi, due giardini, due vere e proprie oasi cittadine dove ripararsi dal sole cocente e godersi due interessanti attrattive della città.
Nel cuore della Nouvelle Ville si trovano i Giardini Majorelle, vero proprio giardino botanico creato nel 1920 dall’artista francese Jaques Mojorelle. All’interno di questo parco ricchissimo di piante esotiche, la principale attrazione è rappresentata dalla grande villa in stile libertycollocata al centro del giardino. La particolarità di questa struttura è il colore delle sue pareti, un energico blu oltremare che gioca per contrasto con il giallo vivace di altri elementi del giardino, come fontanelle e vasi.
I più sfegatati fashionisti non potranno inoltre non apprezzare il fatto che se il giardino è arrivato, così come lo vediamo, fino ai giorni nostri, è per merito di una delle più importanti personalità della moda internazionale. I Giardini Majorelle infatti furono acquistati nel 1980 da Yves Saint Laurent, che li rilevò dopo un lungo periodo di decadenza seguito alla morte di Majorelle avvenuta nel 1962. Grazie allo stilista francese e al suo compagno, Pierre Bergé, i giardini furono restaurati, forniti di un nuovo impianto di irrigazione e arricchiti, nel loro patrimonio botanico, di numerose nuove specie.

Un altro luogo per non rimpiangere i 18 gradi della camera con aria condizionata del vostro riad di lusso a Marrakech, sono i Giardini della Menara. Si tratta di una grande area, raggiungibile con una rapida corsa in taxi, destinata per la sua maggior parte alle coltivazioni di ulivi e alberi da frutto.
I Giarini della Menara si distendono per i loro quasi novanta ettari ai piedi delle alture dell’Alto Atlante, sono circondati da una cinta muraria risalente, come il resto della struttura ad eccezione del padiglione in stile arabo collocato ai bordi della grande vasca di irrigazione, al XII secolo e furono edificati per volere degli Almohadi, un’antica dinastia berbera che regnò sul Maghreb tra X e XII secolo. Sono un luogo molto amato anche dai marocchini stessi che spesso e volentieri qui si concedono qualche momento di relax al fresco dell’ombra degli alberi e lontani dal caos cittadino.