Che l’Altopiano della Paganella fosse bello, già l’avevo intuito ammirando le foto del sito dell’APT locale che mostrano prati, boschi, montagne e laghi, il luogo ideale per una vacanza natura tra sport e relax.

Quello che non sapevo e che ho scoperto durante il mio week- end a Molveno, è che la Paganella è uno spettacolare balcone naturale sospeso a 2125 mt da cui ammirare una delle viste più belle sulle Dolomiti.

Bastano pochi minuti con gli impianti di risalita Paganella 2001 che partono dal centro di Andalo e risalgono il fianco della montagna per ritrovarsi a tu per tu con le Dolomiti del Brenta, che qui si mostrano in tutta la loro bellezza. Impossibile non provare stupore e riverenza a cospetto della granita resistenza di questi giganti immobili, le loro pareti come tavole di roccia su cui è incisa la storia millenaria del mondo.

Salire in alto mi da sempre una grande ebrezza, forse per l’illusione che le montagne danno di poter toccare il cielo con un dito o di poter contenere il mondo che sta sotto nello spazio di un solo sguardo. O forse sono proprio le montagne con la loro granitica, eterna presenza a trasmettermi serenità e gioia.

La Paganella è speciale perché da lassù la vista spazia a 360° dalle cime del Brenta alla Valle dei Laghi fino al Garda, e mentre si aguzzano gli occhi per distinguere Riva del Garda giù in fondo, basta girarsi per ammirare dall’altra parte le cime delle Alpi Austriache. Una visione a volo d’uccello che abbraccia tutto il mondo attorno.
Una sosta nella magnifica terrazza panoramica del Rifugio la Roda è un must, la possibilità di assaporare i piatti della tradizione del Trentino a cospetto di alcune delle sue cime più belle è un’occasione irrinunciabile!
Dalla cima partono numerosi sentieri che conducono ad altri rifugi o, per i più volenterosi, che portano fin giù a valle. Purtroppo il paesaggio è parzialmente rovinato da alcune antenne che qualcuno ha pensato di installare proprio qui, nel mezzo di tanta meraviglia naturale, ma basta continuare pochi passi oltre queste costruzioni per ritrovarsi in bilico di fronte all’infinito, un’altra  terrazza naturale, più piccola e isolata, dove sedersi su una roccia a scrutare l’orizzonte ammirando il Lago di Toblino, i paesi della Valle e giù fino al Garda, e seguire con lo sguardo il volo degli uccelli che qui passano vicini e fendono l’aria con le loro ali spiegate: chissà quale sensazione meravigliosa d’essere volare sospesi sul mondo e sfidare intrepidi le vette rocciose.
A tanto noi umani non possiamo arrivare, ma vedere così da vicino le cime delle Dolomiti è già un bel passo verso nuovi orizzonti.