Il Sahara mi ha sempre affascinata, da tempo desideravo vederlo dal vivo e camminare sulle sue immense dune. 

Vista la vastità di questo deserto che si estende per una decina di stati africani, sono numerose le destinazioni che permettono di vivere quest’esperienza; dopo un lungo girovagare in rete la mia scelta è caduta sul Marocco, certamente la meta più semplice ed economica da raggiungere, grazie anche ai numerosi voli low cost in partenza da vari aeroporti italiani.


Erg Chebbi o Erg Chigaga?

In Marocco ci sono due luoghi dove si può provare l’indimenticabile esperienza di camminare tra le due: Mezouga, a 500 km ad est di Marrakech dove si trova l’Erg Chebbi, chiamato il deserto rosso per l’intensa colorazione della sabbia, o la regione all’estremo sud del paese, ai confini con l’Algeria, l’Erg Chigaga.
Merzouga è facilmente accessibile con auto propria, la strada asfaltata arriva praticamente fino alle dune, ma proprio per questo è molto frequentata da turisti e comitive che specialmente nei periodi di alta stagione invadono le dune, rovinando in parte la suggestione del posto.
Di contro l’Erg Chigaga si trova in una zona più remota; la strada asfaltata termina al villaggio di Hamid, l’ultimo avamposto prima delle piste, percorribili solo in fuoristrada, che si spingono sempre più verso il deserto fino ai piedi delle dune; avventurarsi da soli in questi luoghi remoti è impensabile, bisogna essere in grado di orientarsi tra chilometri di distese piatte e guidare sulle dune, è  indispensabile quindi essere accompagnati da guide esperte. Proprio per queste caratteristiche l’Erg Chigaga è molto meno frequentato dai turisti e si può quindi godere delle dune in (quasi) totale solitudine. 
La mia scelta è caduta sull’Erg Chigaga e per arrivarci ho sfruttato il servizio taxi privato dell’hotel di Zagora dove ho alloggiato. Ci sono molte agenzie che organizzano escursioni nel deserto e che includono il trasporto da Marrakech.

Ait Ben Haddou

Da Marrakesh al deserto

Per percorrere i 400 km che separano Marrakesh da Zagora si impiegano circa 7 ore ma la fatica è ampiamente ripagata dalla bellezza mozzafiato degli scenari naturali in continuo mutamento che si susseguono lungo il percorso, e che portano a numerose ed irrinunciabili soste fotografiche. Si risalgono prima le montagne dell’Atlante lungo tornanti che si inerpicano fino al desolato passo di Tizi n’Tichka, ad oltre 2200 metri; il percorso lungo la montagna permette di ammirare le stratificazioni delle rocce che disegnano onde di colore dalle tonalità mutevoli a seconda dell’ora del giorno, accendendosi di mille sfumature di rosso al tramonto e creando un paesaggio naturale di grande suggestione, tanto da essere paragonato al Grand Canyon americano.
Scesi a valle il paesaggio muta nuovamente aprendosi su distese enormi di ulivi e alberi da frutto, per poi diventare sempre più arido mano a mano che si prosegue verso sud, quando pian piano la terra diventa sempre più rossa e lascia spazio all’avanzare della sabbia del deserto.


La kasbah di Air Ben Haddou

Una tappa imperdibile lungo il percorso è la visita di Ait Ben Haddou, la più pittoresca e meglio conservata kasbah del Marocco;  più volte utilizzata come set naturale per alcuni film, tra cui Lawrence d’Arabia, la kasbah ha nel tempo subito numerosi restauri che hanno permesso a questo gioiello, estremamente delicato, di conservarsi intatto fino ai nostri giorni ed oggi è giustamente tutelato come Patrimonio dell’Umanità. 
Nell’addentrarsi nell’intrico di strette viuzze ci si sente avvolti dal caldo colore rosso delle case di fango e paglia, che sembrano quasi disegnate per quanto perfette. La vista dall’alto della kasbah spazia a 360° sulla pianura circostante di terra chiara, arsa dal sole, interrotta da qualche albero lungo il corso del fiume. Per una sosta culinaria si può pranzare nella terrazza dei ristoranti di fronte ad Ait Ben Haddou, dall’altro lato del fiume, da cui si gode di un colpo d’occhio magnificò su tutta la kasbah.
Procedendo verso sud si avverte sempre più forte la sensazione di stare per avvicinarsi al deserto, di cui si respira già l’atmosfera di pace e silenzio. Ed ecco finalmente verso sera apparire Zagora all’orizzonte,  una piccola città che trasuda deserto da ogni muro e che certo non ha molto altro da offrire al turista se non qualche hotel e agenzia per la visita del Erg.

Erg Chigaga

L’Erg Chigaga è il più grande erg (complesso di dune) del Marocco con dune che raggiungono i 300 mt di altezza. Per raggiungerlo ci vogliono ca. 3 ore da Zagora, due delle quali lungo piste off road tra chilometri di distese piatte e aride interrotte qua e là da dune e oasi verdi in cui si abbeverano i dromedari. Lungo il percorso si incrocia solo qualche beduino, gli unici che possono avventurarsi per questi territori da soli ed uscirne indenni.
Finalmente si arriva al campo base, un gruppo di tende disposte a semicerchio giusto di fronte a lei, la grande Duna: magnifica, imponente, spettacolare, la sua vista toglie il fiato e catalizza lo sguardo.
Lo spettacolo dalla dune dell’Erg Chigaga

La magia di questo posto è data dal fatto che è poco frequentato, anche in periodi di alta stagione (ci sono andata durante le vacanze natalizie); noi viaggiavamo assieme soltanto ad un altro fuoristrada ma essendo il nostro veicolo molto più veloce e meno carico (3 contro 6 passeggeri!) siamo arrivati al campo un’ora prima degli altri,  alle undici di mattina col sole alto in cielo, e questo ci ha dato la possibilità di godere dello spettacolo naturale in completa solitudine.

Ritrovarsi soli in mezzo a questo immenso mare dorato è un’esperienza visiva e mentale indimenticabile, così come risalire la cima più alta per ammirare il paesaggio dall’alto, seguirne con lo sguardo i profili sinuosi, ascoltare la voce del deserto, osservare la danza della sabbia alzata dal vento; sarei rimasta ore seduta lì, lontana dal rumore della città, dal mondo abitato, sguardo cuore e mente immersi nella pace e nel silenzio di quel luogo. Mai ho provato una tale sensazione di serenità e tranquillità. 
Dopo un lauto pranzo sotto le tende e l’immancabile the alla menta ci siamo spostati in fuoristrada verso un altro complesso di dune meno alto ma altrettanto suggestivo da cui abbiamo goduto di un altro spettacolo naturale, il tramonto sulle dune: d’improvviso la sabbia dorata è diventata color ambra mentre le ombre sempre più lunghe disegnavano giochi di luce sulle dune. Ricordo quel paesaggio magico con un misto di nostalgia e gioia, e quando ci ripenso sento ancora quel grande senso di pace che il deserto ha saputo regalarmi e l’irrefrenabile desiderio di tornare ancora una volta al grande Sahara.

Consigli di viaggio


Per avventurarsi nelle piste del deserto servono guide preparate che conoscano il territorio e le insidie che ambienti così estremi possono riservare. Visitare da soli le regioni remote dell’Erg Chigaga è impossibile oltre che pericoloso, rischiereste di perdere l’orientamento e la via.
E’ quindi consigliabile affidarsi ad agenzie specializzate che possano organizzare le escursioni in sicurezza.
Escursioni nel deserto- Caravane Renard du Desert è un’agenzia di Mhamid, l’ultimo villaggio prima del deserto a 51 km dall’Erg Chigaga; l’agenzia è specializzata in escursioni nel deserto, con personale preparato che saprà condurvi ad esplorare le regioni dell’Erg. L’agenzia organizza escursioni di uno o più giorni, passeggiate a piedi o in dromedario e naturalmente pernottamenti nei campi tenda per provare l’emozione unica di una notte nel deserto. Per qualsiasi informazione potete consultare il sito web Escursioni nel Deserto o inviare una mail a sejourdesert@yahoo.fr