Costa della Morte Galizia

 

La Galizia è una terra intrinsecamente legata al suo mare, l’Atlantico, che l’avvolge e la circonda insinuandosi nell’entroterra in profonde insenature (Rias) che ne sono il tratto distintivo e ne rendono le coste un ambiente naturale unico e mai monotono.
Tutto in Galizia parla di mare; l’oceano ne ha scritto la storia, ispirato le leggende e dettato le tradizioni; ne influenza il clima, capriccioso e lunatico, che si rispecchia nel carattere dei galiziani, gente spesso chiusa e schiva ma capace di una generosa accoglienza; il mare alimenta ogni giorno l’economia di questa terra e la sua straordinaria offerta gastronomica, con una pregiata varietà di pesci e frutti di mare.
Il tratto più distintivo e suggestivo della costa galiziana è quello denominato Costa della Morte, così chiamata per gli innumerevoli naufragi di cui fu teatro: un susseguirsi di insenature, più o meno profonde, attorno alle quali si ergono falesie su cui si infrangono le onde dell’oceano, creando un paesaggio aspro, struggente e di grande fascino. Il modo migliore di scoprire questo tratto di costa è in macchina, percorrendo senza fretta le bellissime (e perfettamente tenute) strade costiere per fermarsi ad ammirare il paesaggio delle rias da uno dei tanti miradores, per passeggiare lungo una delle splendide spiagge o per una sosta culinaria in uno dei borghi marinari che si affacciano sul mare. Un viaggio dai ritmi lenti, per strade che non conoscono traffico, lasciandosi sorprendere  dallo spettacolo naturale in continuo mutamento.

 

La Coruña

 

Torre di Ercole La Coruña
La Torre di Ercole

Un punto di partenza ideale per iniziare la scoperta di questo tratto di costa è La Coruña, all’estremo nord-ovest della regione, una bellissima città che ha conservato il fascino e l’atmosfera semplice dell’originario borgo marinaro pur essendo cresciuta fino a diventare uno dei principali motori dell’economia galiziana. Il simbolo della città è la Torre di Ercole, di origine romana, il più antico faro esistente al mondo tutt’ora attivo,  la cui costruzione è intrisa di leggende che risalgono alla mitologia, alle guerre tra uomini e Dei e ai Celti, popolo che un tempo abitò queste terre. Dell’originario faro romano non rimane molto essendo stato più volte modificato e ricoperto fino all’attuale struttura che risale al 1791.
La visita della città prosegue lungo il porto turistico e la magnifica Avenida Marina sulla quale si affacciano le case con le facciate ornate dalle inconfondibili galerias, i balconi bianchi verandati che sono il tratto distintivo dell’architettura della città e di tutta la regione. La Ciudad Vieja è un intrico di vicoletti, tutti perfettamente puliti ed ordinati, tra i quali è bello girovagare alla ricerca di qualche gioiello architettonico, come la Colegiata de Santa Maria, risalente al XII secolo, con la sua splendida facciata in stile romanico, magnifica nella sua semplicità. Il cuore della città vecchia è la Praza de Maria Pita, un vero e proprio salotto dominato dall’Ayuntamiento e da magnifici edifici con galerias, al cui centro troneggia la statua dedicata a Maria Pita, una sorta di Giovanna D’Arco galiziana, l’eroina che nel 1589 guidò la difesa della città contro l’avanzata delle truppe inglesi di Sir Francis Drake. Ancora oggi La Coruna ricorda questa valorosa concittadina dedicandole una festa che dura tutto il mese di agosto, durante la quale vengono organizzati eventi, concerti e naturalmente feste culinarie.

La Collegiata di Santa Maria

Malpica e Corcubión

Lungo la strada costiera che da La Coruña segue il sinuoso profilo della costa verso ovest si susseguono numerosi borghi marinari, alcuni dei quali ben conservati, altri dall’aria più melanconica e trasandata, come Malpica, il cui nome sembra uscito da una novella di Verga; non è sicuramente tra i borghi più curati ma forse proprio l’aria vagamente decadente delle sue case, che sembrano aggrapparsi alle rocce per non cadere in mare, contribuisce a creare un’atmosfera vera e genuina di borgo marinaro, dove l’aria salmastra si mescola all’odore di pesce appena pescato che sale dal porto, e che vanta peraltro una magnifica spiaggia di sabbia bianca.
Uno dei punti migliori  in cui fermarsi per esplorare la costa della morte è Corcubion, un antico borgo marinaro con vecchie case finemente restaurate e la graziosa Chiesa di San Marco, patrono della città, al cui interno è conservata una pala del XV secolo raffigurante il Santo; il borgo, adagiato su una collina di fronte all’oceano, ha anche una bella spiaggia ed un lungomare dove si trovano la maggior parte dei bar e ristoranti che servono le specialità gastronomiche galiziane. Una menzione speciale merita Casa da Balea, un piccolo e curatissimo albergo nel centro storico, in una casa antica recentemente ristrutturata, che offre sei stanze, tutte molto accoglienti e curate in ogni dettaglio, e gestito dal gentilissimo Anton Pombo, che oltre ad essere un ospite perfetto e molto ospitale, è anche una competente guida turistica della Galizia ed è prodigo di consigli per i suoi ospiti;
Muxia, pochi km più a nord, è un’altra bella cittadina, più moderna, dove si può visitare il Santuario della Vergine della Barca, raggiungibile dal centro con una bella passeggiata panoramica di una decina di minuti; la chiesa, risalente al XVIII secolo, si erge su un promontorio a picco sul mare e il sagrato si affaccia direttamente sull’oceano: un posto magico, dove sedersi su uno scoglio ad osservare le onde e ad ascoltarne il fragore misto al canto dei gabbiani. La chiesa è anche meta di pellegrinaggio per molti fedeli, e rappresenta un prolungamento del Camino di Santiago: si racconta infatti che la Madonna apparve qui all’apostolo Giacomo su una barca di pietra guidata da due angeli; seconda la leggenda due delle pietre che formavano l’imbarcazione sono ancora custodite qui e vengono loro attribuite proprietà miracolose.
Santuario della Vergine della Barca
Santuario della Vergine della Barca

Cabo Touriñan

A poca distanza da Muxia, Cabo Touriñan  (foto di testata) è un altro luogo di grande suggestione. Per raggiungerlo si seguono una serie infinite di stradine, con indicazioni molto chiare, che si inoltrano per la campagna ad ovest di Muxia per poi risalire un piccolo promontorio sulla cui sommità si erge il faro, da cui si gode una vista a tuttotondo sul mare e sulla brughiera. Un posto meraviglioso, poco turistico, dove ci si può fermare a contemplare lo spettacolo naturale o camminare lungo i sentieri che seguono le insenature della costa.
Un cabo molto più affollato è quello di Finisterre, dal latino Finis Terrea, la fine della terra, il punto più ad ovest della penisole iberica. Molti fedeli in pellegrinaggio a Santiago prolungano il loro cammino fino a qui per vedere dove la terra finisce e lascia spazio al mare. Sempre sferzato dal vento, anche quando splende il sole, dal cabo nelle giornate limpide si gode si un bel panorama sulla costa della morte; oltre il faro si può raggiungere lo sperone di roccia che rappresenta il vero e proprio finis terrea, su cui è piantata una croce. Il posto purtroppo perde parte del suo fascino a causa delle comitive di turisti che arrivano in massa; meglio andarci nelle prime ore della mattina per godere dello spettacolo naturale in solitudine.
La scoperta della Costa della Morte prosegue a sud di Finisterre, sempre segeundo la strada costiera panoramica lunga la quale si susseguono altri villaggi marinari e le profonde insenature nascondono al loro interno magnifiche baie, riparate dal vento, dove il candore della sabbia e l’azzurro dell’acqua rimandano a spiagge di latitudini molto più a sud. Tra i paesi che più meritano una visita ci sono Ezaro, dove si può ammirare l’unica cascata d’Europa che cade direttamente in mare; Carnota, che oltre a vantare l’horreo (tipica costruzione galiziana adibita a magazzino agricolo) più lungo della regione, offre una favolosa spiaggia oceanica a cui si accedere tramite un lungo pontile in legno che attraversa una zona paludosa dichiarata riserva naturale; ed ancora i borghi marinari di Muros e di Noia, i cui centri storici, perfettamente conservati, pullulano di caffè e taverne dove è piacevole fare una sosta. Da Noia si può ritornare sui propri passi di nuovo verso Corcubion sempre senza fretta, concedendosi nuove soste, per lasciarsi incantare ancora una volta dalla struggente bellezza di questa terra e del suo mare.

Costa della Morte in breve:

Come arrivare: Vueling offre voli da Venezia e Verona per La Coruna, Vigo o Santiago con scalo a Barcellona.
Dove alloggiare: 
La Coruña : Hotel Carris Marineda, ottimo hotel con stanze amplie e moderne; fuori dal centro ma facile da raggiungere, con un comodo parcheggio sotterraneao; l’hotel si trova all’interno del centro commerciale Marineda
Corcubion: Casa da Balea, piccolo hotel nel centro storico con 6 stanze recentemente ristrutturate e perfettamente arredate.
Prezzi: la Galizia è molto economica, sia negli alloggi (prezzi da 60€ a notte in doppia in piena stagione per hotel 3 stelle), che nel mangiare; soprattutto il pesce e i frutti di mare risultano molto economici. Le strade, perfettamente mantenute, sono quasi tutte libere a parte l’unica autostrada a pagamento che collega La Coruña con Vigo.